Archivi tag: Silvio Orlando

Paolo Sorrentino con Jude Law e Silvio Orlando a Venezia per The Young Pope

Paolo Sorrentino

Riflettori puntati su “The Young Pope” di Paolo Sorrentino al Lido di Venezia. Alla Mostra del cinema sono stati presentati fuori concorso i primi due episodi della serie che il regista italiano premio Oscar ha realizzato per Sky, Hbo e Canal +. Proiezione che è stata accolta da sette minuti …

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Un paese quasi perfetto, il nuovo film di Massimo Gaudioso.Dal 24 marzo al cinema

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‘Un paese quasi perfetto’, il nuovo film di Massimo Gaudioso con Silvio Orlando, Fabio Volo, Miriam Leone, Carlo Buccirosso e Nando Paone. Dal 24 marzo al cinema. Pietramezzana, piccolo paese sperduto nelle Dolomiti lucane, rischia di scomparire. I giovani lo stanno abbandonando e i pochi abitanti rimasti, per lo più …

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Svelato il cast della serie tv di Paolo Sorrentino

Paolo Sorrentino

Svelato il cast della serie tv di Paolo Sorrentino, ‘The young Pope’, 8 episodi prodotti da Sky con HBO e Canal +, le cui riprese sono iniziate la scorsa settimana a Roma. Dopo l’annuncio del due volte nominato agli Oscar Jude Law e dell’attrice premio Oscar Diane Keaton (Jude Law …

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Silvio Orlando, 20 anni dopo torna La Scuola

Silvio Orlando

A più di vent’anni dal debutto con lo spettacolo ‘Sottobanco’, Silvio Orlando torna in scena con il racconto teatrale che ha aperto il filone scolastico anche al cinema e in televisione. Nel cast della nuova versione dello spettacolo teatrale che questa volta prende il titolo di ‘La scuola’, nato sempre …

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Silvio Orlando al Festival di Locarno

Silvio Orlando

E’ nel pieno della sua attività e sforna ogni giorno pellicole id altissima qualità. Fino al 17 agosto prosegue a Locarno la 66ma edizione del celebre Film festival. 20 titoli in concorso tra cui “Sangue” di Pippo Delbono e proiettato in Piazza Grande il thriller noir di Bruno Oliviero “La …

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Silvio Orlando presenta lo spettacolo teatrale “Il nipote di Rameau” di Denis Diderot

Silvio Orlando

Il nipote di Rameau di Denis Diderot, capolavoro satirico della seconda metà del Settecento, è la parabola grottesca di un musico fallito, cortigiano convinto, amorale per vocazione, avvolto in un lucido cupio dissolvi. Nella sua imbarazzante assenza di prospettive edificanti, nella riduzione della vita a pura funzione fisiologica, Jean-François Rameau …

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Silvio Orlando: Quello italiano pensato per l’insuccesso

Silvio Orlando

Dal 15 marzo al Teatro Eliseo di Roma Silvio Orlando interpreta Michele Cozzolino in 'Se non ci sono altre domande'. Prima opera teatrale di Paolo Virzì, racconta la storia di un uomo qualunque che improvvisamente si ritrova protagonista di un talk show televisivo sulla sua vita, davanti ad una platea che gli chiede conto di pensieri, azioni, segreti, amori, errori e meschinità. "È un'opera che nasce da un malessere, quello del mondo teatrale e dello spettacolo, che chi governa - spiega Orlando a 'L'Espresso' - non ha saputo intercettare, creando una breccia per entrare in un ambiente che sente ostile".

Per l'attore "il teatro italiano è pensato per l'insuccesso, mentre dovrebbe tenere aperte le finestre a qualcosa di più nuovo, aggressivo e creativo". "Vive in una sorta di protezionismo che è depressivo per le proposte. Si regge sulle tournée e su una rete di protezione di abbonati, così tra uno spettacolo di gran successo e uno scarso c'è poca differenza: stessi teatri, piazze, facce, incassi. Tutto ciò è avvilente per chi fa questo mestiere in modo intellettualmente corretto, cioè per un pubblico - prosegue - almeno consapevole di cosa vede. Si perde l'illusione di essere scelti. Come quei cantanti da matrimoni napoletani che a ogni portata devono intonare un pezzo di sottofondo, sognando il giorno in cui il pubblico vorrà solo loro e non i gamberoni".

"Se il governo avesse creato strumenti per attivare situazioni più dinamiche e vitali, come questa, sarebbe riuscito per la prima volta nella storia della destra italiana ad avere un ascolto, invece di andare avanti a colpi di tagli punitivi - continua Orlando - vendette tribali su una categoria dalla quale non si sente stimato e appoggiato". Sostiene che "il rapporto con la politica dovrebbe essere ribaltato". "Nel mondo dello spettacolo si sviluppano le idee e si crea il consenso. Dovrebbero essere i politici a inseguire gli artisti e non viceversa. Bruttissimo segno quando siamo noi a dover andare col cappello in mano".

Ma "più che l'arroganza di chi ci governa", Orlando è dispiaciuto per "l'incapacità di ideare forme di lotta più efficaci". "Tutto finisce nel momento in cui ognuno di noi va poi a contrattazione individuale col potente di turno. Ci solleviamo solo per la paura di scomparire. Non abbiamo saputo farci rispettare fino in fondo". (TMNews)

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