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Unicef: aiuti per gli iracheni sfollati


In risposta alla crisi umanitaria in Iraq, dal 2 agosto, l’UNICEF ha inviato 89 camion, con più di 60 tonnellate di aiuti umanitari, che comprendono: acqua potabile per 162.000 sfollati, cibo supplementare (come biscotti ad alto contenuto proteico) per 92.000 persone, kit sanitari di emergenza per 100.000 persone. Nei prossimi cinque giorni, l’UNICEF riceverà quasi 200 tonnellate di aiuti aggiuntivi tramite ponte aereo e via mare.

A complemento delle massicce operazioni umanitarie e di distribuzione degli aiuti dell’UNICEF per il soccorso e l’assistenza della popolazione irachena, l’UNICEF e il Governatorato di Dahuk hanno firmato un accordo per 5 milioni di dollari USA per aiutare direttamente – attraverso assistenza in denaro diretta erogata una sola volta – le famiglie sfollate e vulnerabili nel Governatorato.

“Ho parlato con gli sfollati a Bajet Kandala, Zakho e Khanke” ha detto Marzio Babille, Rappresentante UNICEF in Iraq. “Ho visto famiglie che attraversavano il ponte a Peshkabour. Mentre stiamo massicciamente portando avanti le attività di assistenza, questo contributo in denaro nelle mani permetterà immediatamente alle famiglie di far fronte alle necessità di base dei propri figli, laddove sarà possibile accedere ai beni primari”.

L’iniziativa dell’assistenza in denaro vedrà l’UNICEF contribuire con 5 milioni di dollari in questo sforzo congiunto, che il Governatorato poi distribuirà alle famiglie sfollate come aiuto una tantum senza condizioni, per fornire loro i mezzi per acquistare beni di base sul mercato locale. Questi fondi permetteranno alle famiglie di stabilire le proprie priorità e anche di contribuire direttamente a sostenere l’economia delle comunità ospitanti.

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