CAMERA Torino, un anno di grandi mostre


“CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, ad un anno dalla fondazione, ha raggiunto l’obiettivo di dotare il nostro Paese di un Centro dedicato alla fotografia, destinato a indagare, valorizzare e promuovere la fotografia in ambito nazionale e al contempo in dialogo permanente e creativo con le migliori esperienze internazionali.

Ora – continua il Presidente Emanuele Chieli – forti dell’esperienza maturata e grazie al supporto dei nostri partner – tra questi in primis Intesa Sanpaolo, Eni, Reda, Lavazza – l’obiettivo è dare continuità al progetto avviato, continuando a sviluppare con professionalità le attività di esposizione, educazione e ricerca e determinati ad ampliare la platea dei destinatari”.

“Qualità innanzitutto, ma anche un fresco spirito pop. Senza barriere preconcette. Quindi personali e collettive, autori storicizzati ed emergenti, secondo una logica di alternanza che mai comunque rinuncia alla qualità della proposta”. Ad esprimersi così è Walter Guadagnini, nuovo Direttore di CAMERA ed esperto da un lato di storia della fotografia, dall’altro della cultura Pop in Italia e non solo.

Il programma espositivo 2017 conferma appieno gli indirizzi del Presidente Chieli e del Direttore Guadagnini.
Positivamente archiviata Around Ai Weiwei. Photographs 1983-2016, che si conclude il 19 febbraio, la nuova stagione espositiva propone, dal 3 marzo al 21 maggio, L’Italia di Magnum – da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin, una straordinaria sequenza di oltre duecento immagini che raccontano la cronaca, la storia e il costume del nostro paese negli ultimi 70 anni. La mostra vuole celebrare anche il 70° anniversario della nascita di Magnum, partner fondatore di CAMERA. Venti gli autori – tra i quali si ricordano almeno Robert Capa, Elliott Erwitt, Ferdinando Scianna, Martin Parr – chiamati a raccontare eventi grandi e piccoli, personaggi e luoghi dell’Italia dal dopoguerra a oggi, in un affascinante intreccio di fotografie celeberrime e di altre meno note, di luoghi conosciuti in tutto il mondo e di semplici cittadini che compongono il tessuto sociale e visivo del nostro Paese.

Seguirà, in giugno e luglio, The Many Lives of Erik Kessels, la prima grande retrospettiva mondiale dedicata all’artista, editore e direttore artistico olandese, nato a Roermond nel 1966. Lo spettacolare allestimento si rivela un affascinante, sorprendente e ironico viaggio tra fotografie trovate, immagini di famiglia e l’immenso archivio di internet.

Da settembre ’17 a gennaio ’18, a CAMERA Arrivano i Paparazzi! Attraverso circa duecento opere, la mostra racconta le vicende dei più celebri ladri di immagini del XX secolo, quei fotoreporter passati alla storia con il nome di paparazzi. Dalle immagini anni ‘30 di candid camera, come Erich Salomon, per giungere fino a Weegee. Il mito della “Hollywood sul Tevere”, le immagini rubate, da Brigitte Bardot a Lady D o Berlusconi. E con le foto, in mostra documenti, riviste, filmati, video, per offrire nuove chiavi di lettura su un fenomeno che unisce storia della società, della comunicazione e dell’immagine.

Guadagnini anticipa anche Carlo Mollino. Retrospettiva, altra grande mostra che aprirà la stagione di CAMERA 2018.

Passando alle mostre collaterali (minori per spazio ma non per interesse), il primo appuntamento del nuovo ciclo (marzo – settembre) sarà con Valerio Spada. I am nothing. La nuova serie, realizzata grazie a una borsa di studio della Guggenheim Foundation di New York, è ambientata in Sicilia ed è un’indagine sugli aspetti più tipici e oscuri della mafia e della criminalità organizzata. Non un reportage, ma una serie di immagini che combinano verità e storytelling, diario e teatro. Sono la fiction cinematografica elevata allo statuto di verità giudiziaria.

Ma CAMERA non è solo mostre e non è “solo” un importante centro espositivo, come altri in Italia. E’ un centro di produzione, innanzitutto. “Ogni nostra mostra – tiene a ribadire Guadagnini – è stata pensata e prodotta in CAMERA, naturalmente insieme a partner di volta in volta diversi. Anzi le nostre mostre già hanno cominciato a circuitare nel mondo. E’ il caso, ad esempio, di Boris Mikhailov. Ukraine, che dopo Torino è stata in Belgio e in Cina. Al prestigioso Fotomuseum di Winterthur si apre proprio in questi giorni Francesco Jodice. Panorama. Coproduzioni importanti sono state alla base de Sulla Scena del Crimine (Francia, Regno Unito, Paesi Bassi). Ma voglio anche segnalare l’avvio di una serie di collaborazioni con gli Istituti culturali cittadini: abbiamo già realizzato la bellissima mostra di Paolo Ventura con il Teatro Regio, stiamo elaborando un programma comune di incontri con la Reggia di Venaria Reale, e altro ancora è in via di definizione. Vogliamo essere davvero il partner ideale per chiunque si avvicini alla fotografia, in un autentico spirito di condivisione.

Innegabilmente di successo l’attività didattica che, con gli Incontri, è riconosciuta tra i nostri elementi di eccellenza. E’ un lavoro che parte dalle scuole, dai più piccoli (laboratori creativi, visite guidate..), per allargarsi al pubblico adulto, con I Giovedì in Camera, I Giovedì con il Direttore, sulla storia della fotografia (il “tutto esaurito” è una prassi costante). Poi i corsi, da quello base “Fotografare #1” alla Masterclass in collaborazione con l’International Center of Photography (“ICP”) di New York.

Fiore all’occhiello di CAMERA – continua Guadagnini – è anche il Portale Raccolte Archivi Italiani di Fotografia cui, con CAMERA, lavorano l’Istituto Centrale per il Restauro e la direzione Generale delle Arti ed Architetture Contemporanee e le Periferie Urbane del MiBACT. Obiettivo: l’emersione e il censimento degli archivi e la creazione di una Digital library, presupposto per la conoscenza e la valorizzazione.

Al di là delle mostre, che restano comunque il nostro fondamentale punto di incontro con il pubblico, CAMERA è e vuole diventare sempre più una vera e propria “Casa della Fotografia”, accogliente, dove il pubblico possa trovarsi a proprio agio e scoprire le mille facce di questo meraviglioso strumento, e dove la ricerca, lo studio e la scoperta siano unite al piacere dell’occhio”.

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