Dal 16 marzo al 5 aprile torna alla Scala Die Meistersinger von Nürnberg di Richard Wagner, con la direzione di Daniele Gatti e la regia di Harry Kupfer. Un atteso ritorno, a oltre 25 anni dall’ultima apparizione a Milano della grande commedia di Wagner, la cui messa in scena è sempre un evento eccezionale.
I maestri cantori alla Scala sono legati da sempre a nomi di grandi direttori, da Toscanini a Furtwängler e Sawallisch. Una tradizione continuata da Daniele Gatti, di nascita e formazione milanese ma grande interprete del repertorio tardoromantico tedesco e in particolare dei Meistersinger, per i quali è stato acclamato a Zurigo e Salisburgo. Eccellenza musicale garantita anche da alcune delle voci più apprezzate del firmamento wagneriano del nostro tempo: Michael Volle (Hans Sachs), Markus Werba (Beckmesser), Jacquelyn Wagner (Eva) e Michael Schade (Walther).
Alla regia di quest’opera chiave della cultura germanica, capace di dialogare tanto col Faust di Goethe quanto con le contraddizioni del Novecento, ritroviamo Harry Kupfer, decano dei registi tedeschi entrato nella storia wagneriana col celebre Ring del 1991 a Bayreuth e nel cuore del pubblico scaligero con il Rosenkavalier del 2016. L’allestimento riproduce la chiesa di S. Caterina a Norimberga, storico luogo d’incontro dei maestri cantori oggi mutilato dall’orrore dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. La metafora wagneriana del rinnovamento dell’arte si allinea così perfettamente alla sfida di ricostruzione del dopoguerra, lasciando emergere l’eterno conflitto fra nuovo e antico, rottura e continuità, alla ricerca di valori autentici ed eterni.
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