Intervista a Rossella Aliano per il nuovo album “Blood Moon”


“Blood Moon” è il secondo album della cantautrice siciliana Rossella Aliano. Testi in italiano per musiche contaminate da elettronica moderna danno vita ai quattordici brani che compongono “Blood Moon”, un disco dove viene descritta la nuova consapevolezza dell’essere umano al bivio tra il perdersi per sempre o rinascere con nuova coscienza. Si tratta di un percorso che inizia con il pezzo “Adam”, nel quale si tratta della creazione del primo ominide lavoratore, la gabbia dentro cui è costretto, l’inganno, la confusione, la perdita di valori; per concludersi poi con “Real”, il risveglio, identificazione ultima con la propria natura divina.

Ecco cosa ci ha raccontato Rossella Aliano.

Ciao Rossella e benvenuta sulle pagine di Radio Web Italia. Il 7 dicembre 2016 è uscito il tuo secondo album “Blood Moon”. Puoi raccontarci com’è nato questo nuovo progetto?
Dopo lo scioglimento dei “Liberadante” , la band con cui ho suonato per più di dieci anni, mi sono chiusa a casa e ho cominciato a scrivere tantissimo, ho preso in mano anche nuovi strumenti oltre la chitarra, e ho iniziato a sperimentare suoni nuovi…synth, tastiera e anche il basso. Ho letto molto e mi sono soffermata su tematiche particolari, le stesse che poi hanno ispirato i testi per tutto Blood Moon. Avevo bisogno di persone nuove per realizzare questo genere completamente diverso da quello che facevo prima, e così ho iniziato a guardarmi intorno e a scegliere i musicisti perfetti (sia dal punto di vista tecnico che umano) per attuare quello che avevo in mente. E così è arrivato Paolo Scuto, il batterista, poi Salvo La Rocca, il bassista e infine Marco Asero alle tastiere. E da lì abbiamo iniziare a suonare e non ci siamo più fermati.

A chi dedichi questo album?
A tutti. In particolar modo alle persone che stanno cercando a fatica di svegliarsi dal torpore che contraddistingue quest’epoca, vuole essere un incoraggiamento; mai arrendersi alle forze oscure che governano il mondo, la battaglia è appena cominciata.

Il nuovo disco inizia con “ADAM” e si conclude con “REAL” C’è un filo conduttore che lega le canzoni dell’album?
Assolutamente si, c’è un prologo ed un epilogo. Adam è il prologo e racconta la genesi dell’uomo, Real è il lieto fine, la presa di coscienza, il risveglio; è un excursus sulla condizione umana, la ribellione dell’uomo in catene fino alla sua totale liberazione che potrà avvenire solo quando avrà acquisito piena consapevolezza della sua più vera ed intima natura.

Quali sono stati i momenti di maggior soddisfazione durante le sessioni di registrazione?
Quando ho sentito materializzarsi tutto quello che fino a quel momento avevo solo immaginato. Gli arrangiamenti, che ho curato insieme a Salvo Dub, le sessioni di registrazione con i ragazzi del Blood Moon project, e poi quando abbiamo ultimato i missaggi con Carlo Longo che hanno potenziato e reso palpabile l’atmosfera dei brani.

Sappiamo che hai partecipato alla scrittura della colonna sonora del documentario “Salvatore Fiume: viaggio di un moderno argonauta” diretto da Carmelo Nicotra e trasmesso da Rai Tre. Questa esperienza come l’hai vissuta e cosa ti ha lasciato?
E’ stata la mia prima esperienza di rilievo, ero giovanissima. E’ successo tutto per un caso fortuito; il regista cercava dei brani adatti per il suo corto, e casualmente, col passaparola di un amico le mie canzoni sono arrivate alle sue orecchie e da lì è cominciato tutto, la collaborazione insieme al compositore Saro Tribastoni è stata indimenticabile.

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Ho in cantiere la realizzazione di un nuovo video clip, in realtà ho in mente una sorta di corto… e poi suonare tanto, ci aspetta un’estate piena di live.

Ultima domanda: tre aggettivi per descrivere la tua musica?
Non amo molto definire la mia musica, ma se proprio devo mi rifaccio a quello che dice il pubblico; spaziale, eterea, consapevole.

Ti ringrazio per essere stata nostra ospite! Ti aspettiamo con le prossime novità su Radio Web Italia!
Grazie a te Barbara.

Newsletter