Max Gazzè in “Alchemaya”, sabato 8 aprile all’Opera di Firenze


“Sto lavorando con mio fratello Francesco e con il Maestro Clemente Ferrari. Sta uscendo fuori un gran bel lavoro, siamo davvero contenti. Sarà sicuramente qualcosa che mi darà molte soddisfazioni”.

Così Max Gazzè al debutto del tour “Alchemaya”, che dopo la prima romana arriva sabato 8 aprile all’Opera di Firenze (ore 21 – biglietti posti numerati da 20 a 60 euro; prevendite nei punti Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it e online su www.boxol.it e www.ticketone.it; info tel. 055.667566 – 06.3722754 – www.bitconcerti.it – www.otrlive.it).

Mai fermo su se stesso, Max Gazzè porta in scena quello che appare il suo progetto artistico più innovativo, suonato con la famosa “Bohemian Symphony Orchestra” di Praga, composta da cinquanta strumentisti e diretta dal Maestro Clemente Ferrari.

Turista del mainstream, geneticamente “outsider”, artista mai convenzionale. Rifiuta l’etichetta di divo del pop anche dopo le grandi soddisfazioni ottenute con l’ultimo disco “Maximilian” (Universal Music, uscito nel 2015) – il successo di vendite è stato premiato con la Certificazione Oro e con un doppio platino per il singolo “La vita com’è”; con un platino per “Ti sembra normale”, risultata la canzone italiana più trasmessa dalle radio, e con il lunghissimo tour (di 70 date solo nel 2016) che ha conquistato il mondo (dall’America al Giappone, alla Cina) e presenta la sua prima opera “esoterica”.

E così Max sfida se stesso e parte con un originale progetto live “sintonico” che diventerà in un secondo momento un album – in cui mette insieme l’Orchestra sinfonica e i sintetizzatori.

“Alchimia è un termine che arriva dal greco e significa “fondere”, che è quello che accade con la combinazione fra i due mondi musicali di “Alchemaya” aggiunge Gazzè. Ma c’è di più: un vero e proprio “concept” che nasce dalla mia ricerca personale negli ultimi 20 anni su temi di storia, filosofia, fisica quantistica e dalla mia ricerca spirituale”.

“Alchemaya” è articolato in due parti: la prima presenta composizioni inedite dai connotati mistici e intimistici, dove i processi e i simboli alchemici avranno un significato materiale ma soprattutto contemplativo. I testi e i brani, scritti con il fratello Francesco, infatti, seguiranno un excursus che parte dalle origini, dalla creazione dell’uomo, per arrivare ad un percorso più introspettivo, all’ interno dell’uomo. Nel primo “atto” ci sarà la voce narrante di Ricky Tognazzi intervallata delle parti cantate e interpretate da Max. La seconda parte, cambierà registro proponendo un vero e proprio show live con alcuni dei successi discografici di Gazzè riarrangiati in versione “sintonica” di grande effetto.

Un’altra particolarità di questo spettacolo è che Max canterà (unicamente!) senza imbracciare l’inseparabile basso, contrariamente a come si è abituati a vederlo nella dimensione live.

Un’ulteriore curiosità riguarda gli abiti di scena di Max, appositamente disegnati dal fashion designer Gianluca Saitto.

“Dietro a questo lavoro c’è una lunga e intensa preparazione tecnica, di composizione letteraria, musicale ed anche scenografica; l’opera sarà costituita di questi elementi”, cosi Gazzè sul suo profilo Facebook. “Mi fa piacere condividere attraverso i social questa preparazione perché penso sia un ottimo strumento anche per spiegare quello che sto facendo, senza “svelarlo” tutto adesso ovviamente”.

Il tour – prodotto dalla OTR Live di Francesco Barbaro – ha debuttato il 3 aprile al Teatro dell’Opera di Roma per proseguire l’8 al Teatro dell’Opera di Firenze; il 10 al Teatro San Carlo di Napoli; l’11 e il 12 al Teatro Arcimboldi di Milano; il 13 al Gran Teatro di Padova e il 14 all’Auditorium del Lingotto di Torino. L’anteprima nazionale si è svolta l’1 aprile a Spoleto (Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti).

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