FSK: no lyrics e tanto rock nel nuovo album dei Forsqueak


«”Parental advisory: absolutely no lyrics”, avvertivamo sulla copertina del nostro primo album. Sia all’ironia che alla lettera di questo motto siamo rimasti fedeli anche in questo nuovo album, FSK. Però un grande autore (anche) di lyrics, David Bowie, disse una volta: «Mi sento perfettamente a mio agio a impormi dei cambiamenti: è molto più divertente progredire che volgere indietro il proprio sguardo». E noi Forsqueak, sebbene absolutely no lyrics, non possiamo che dare ragione al Duca Bianco, così in questo secondo album abbiamo decisamente ribaltato l’approccio compositivo del precedente». Intrigante anticipazione, questa dei Forsqueak; una premessa programmatica per entrare e avventurarsi nell’irresistibile microcosmo sonoro creato in FSK, secondo album del quartetto palermitano, ancora una volta prodotto e pubblicato con Almendra Music.

È proprio contestualizzandolo nell’ecosistema musicale Almendra, che si comprende ancora meglio il fantasioso e policromo percorso strumentale dei Forsqueak: FSK esce dopo una ricca sequenza di piano solo album post-classical (Giovanni Di Giandomenico, Valentina Casesa, Marco Betta, Marcello Bonanno), dopo il raffinato “divertissepunk” degli Utveggi, le riflessioni tra jazz, melodia italiana e mediterraneo di Cicero e Troja e di Heptachord e le scorribande elettroniche di N’Hash e Naiupoche, delineando un’esperienza sonora altrettanto originale, diversa, e anomala rispetto al panorama della musica italiana sia mainstream che indie. Dopo il debutto del 2013, quel Parental Advisory: Absolutely No Lyrics! così apprezzato dalla critica (Musica Jazz e Il Mucchio parlavano di “forme rock evolute” ed “estrema libertà creativa”), FSK tiene fede al linguaggio del rock strumentale ma con una rivoluzione copernicana, per la band: «Nel primo album improvvisazione e interplay avevano determinato gli esiti compositivi, infatti la scelta di un live in studio, nel passaggio dalle improvvisazioni alla fissazione discografica, ci sembrò allora il modo migliore per essere coerenti alla nostra musica. Diversamente, in FSK abbiamo composto scrivendo tutto nota per nota, come se fossimo un quartetto di musica classica, cercando anche di sfruttare le caratteristiche e le sfumature timbriche messe a nostra disposizione da un nuovo assetto strumentale, a partire dal passaggio di Sergio Schifano alla chitarra baritona. Abbiamo giocato così con incastri più matematici e poliritmici, senza disdegnare però incursioni in sonorità post-rock, accenti prog, e strizzate d’occhio ad un certo tipo di elettronica. Solo in registrazione abbiamo poi suonato e prodotto tutto con la stessa elettricità di una improvvisazione, quella che restituiamo poi nei nostri live a noi stessi e a chi ci ascolta».

Forsqueak è consapevolezza delle tradizioni avant-rock e avant-jazz – con un omaggio a Robert Wyatt fin dal nome della band – mediate dalla lezione math- e post-rock di formazioni come Battles e Mogwai, e risintetizzate in una alchimia musicale ricca e inclusiva, piena di storie, complessa e immediata come la Palermo dei membri del quartetto. Bruno Pitruzzella, Sergio Schifano, Luca La Russa e Simone Sfameli sono quattro colonne portanti di Almendra, alle cui storie di suoni hanno contribuito con pensiero e perizia musicali in molte produzioni della factory e label siciliana, a partire dal debutto come Forsqueak con Parental Advisory: Absolutely No Lyrics!. FSK giunge a pubblicazione con l’apporto di una sorta di “azionariato musical-popolare” di sostenitori, grazie a una campagna con MusicRaiser, che ha consentito alla band di chiudere il lavoro e di presentarlo in anteprima lo scorso febbraio in un memorabile rock-party al Rocket Bar di Palermo. Per l’occasione, i Forsqueak hanno presentato anche il videoclip di Hamster, realizzato da Caterina Sciortino, grande giovane talento siciliano del disegno e dell’animazione, in simbiosi perfetta con l’energia, i colori, l’ironia e il dinamismo della band.

FSK, disponibile in digitale da martedì 11 aprile e in CD da venerdì 21 aprile, è un album rock energico e colorato, complici anche i musicisti ospiti in molti brani: pensiamo a una figura capitale del jazz italiano contemporaneo come Piero Bittolo Bon, al tastierista Davide Di Giovanni prestato dai “canterburiani” Homunculus Res, a un musicista centrale dell’ecosistema Almendra come N’Hash. Il risultato è una piccola, pulsante e corposa orchestra rock con synth, sax, batterie elettroniche e chitarre acustiche, che hanno contribuito con ulteriori sfumature al tipico sound della band. Ancora una volta, senza parole: Forsqueak.
La prossima release Almendra Music, tredicesima tra le quindici in calendario dal settembre 2016 fino al maggio 2017, uscirà martedì 18 aprile: l’atteso Sulla Quarta, seconda tappa del progetto di sei album attorno alle Suite di J.S.Bach del violoncellista e compositore Alessio Pianelli.

FSK:
1.Batwai
2.Narabo
3.Kim Ki Duk
4.Monday
5.Kindred
6.Kitalpha
7.Lay
8.Don Dolando
9.Hamster
Forsqueak:
Bruno Pitruzzella | electric and acoustic guitar
Sergio Schifano | electric baritone guitar
Luca La Russa | bass
Simone Sfameli | drums

Guest musicians:
Piero Bittolo Bon | alto saxophone on “Kindred”
Davide Di Giovanni | Korg MS-10 analogue monophonic synthesizer
on “Batwai”, “Narabo”, “Kim Ki Duk”, “Monday” and “Kitalpha”
N’Hash | beat programming on “Monday”
Gianluca Cangemi | additional counterpoint on “Kitalpha”

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