Intervista a gianCarlo Onorato per “quantum”, il nuovo album


S’intitola “QUANTUM”, il quinto album di studio di gianCarlo Onorato, in uscita il 5 maggio per l’etichetta Lilium. Musicista e scrittore fuori dagli schemi, è considerato tra le figure seminali della scena indipendente italiana, dopo essere stato in adolescenza leader di Underground Life, formazione culto dell’art rock degli anni ’80, con la quale ha inciso decine di dischi e tenuto centinaia di concerti.

Dal 2015 tiene il Blog “fondale””presso il portale Spettakolo.it. Tra il 2010 e il 2015 ha tenuto oltre 200 concerti in tutta Italia, 98 dei quali insieme a Cristiano Godano (Marlene Kuntz).

A dicembre 2016 è uscito il singolo “cristo pornografico” anticipatore del nuovo album. Il brano è stato supportato dall’opera video creata dal regista Andrea Sorini.

Ciao gianCarlo e benvenuto sulle pagine di Radio Web Italia. Il 5 maggio uscirà “quantum”, il nuovo lavoro discografico. Qual è stato lo spunto che ti ha portato alla realizzazione del tuo quinto album?
Grazie. In genere non parto da uno spunto predefinito, per me scrivere è un avvenimento sensibile, quindi del tutto libero da qualunque pianificazione. Così lo è ad esempio la scadenza per la pubblicazione di un disco. Semplicemente, scrivendo e seguendo le idee che prendevano forma, mi sono reso conto che ciò che più mi stimolava fosse il tema dell’incontro. Nella vita tutto è dato dagli incontri che si generano a tutti i livelli. Il mio disco è incentrato per buona parte su differenti incontri: incontri sensuali, incontri di materie, incontro tra ciò che è materiale e ciò che materiale non sarebbe. In definitiva tutto è incontro.

Quantum: perché hai scelto questo titolo?
E’ un termine che contiene in sé la molteplicità, e la cui vaghezza ci rimanda ad altre penetrazioni di significato. I titoli più significativi non sono quelli che abbiamo a lungo cercato, un titolo per essere tale deve essere parte dell’opera che esso rappresenta, dunque non si sceglie, ma si desume dall’opera stessa.

In “Quantum” affronti il tema dell’incontro. Ce ne vuoi parlare?
Quello dell’incontro é IL tema. Io e te, e chiunque legga, siamo nati da un incontro, e ogni istante della nostra esistenza è determinato dalla combinazione di elementi a tutti i livelli. Inseguendo l’irresistibile tentazione di ciò che è ogni tipo di incontro, di mescola, combinazione, contaminazione, mi sono accorto che io non parlo mai di ciò che genericamente passa sotto il nome di “amore”, ma allo stesso tempo per paradosso e per altra via non parlo altro che di quello. Di elementi che si sono avvicinati gli uni agli altri e si sono in qualche misura fusi, o scontrati, mescolati o identificati gli uni nel proprio apparente contrario. Allo stesso tempo sappiamo tutti molto bene che parlare delle cose fondanti non è possibile, anche se noi vorremmo tanto poterne parlare per capirle e farle nostre. Allora ci giriamo intorno, in un viaggio di roteazione, che ci mantiene purtroppo sempre un passo al di fuori del senso delle cose. Ma lo stesso è bene tentare, perché vivere è tentare di comprendere, ossia prendere con sé. Nel disco ci sono spermi che penetrano un ovocita, entità misteriose che si rivelano e poi svaniscono, persone profondamente sinistre in cui scocca un amore subitaneo per creature luminose, il tema dell’annunciazione e molte altre cose che renderanno il mio disco come sempre un disco solo per chi avrà voglia di scoprire se stesso. Gli altri si distrarranno con altre proposte.

In quanto tempo è maturato il nuovo album?
Considero la gestazione di un disco tutto il tempo che ha preceduto anche la sola prima idea, e fino a quando poi si è finalmente concluso tutto il percorso. Tecnicamente parlando, per brevità, diciamo tre anni e mezzo. Per arrivarci però ci sono voluti i tre anni precedenti, fitti di esperienze su centinaia di palchi, incontri personali, ascolti, e molti errori. Non bisogna credere a chi si presenta puntuale alla pubblicazione, perché probabilmente sarà molto organizzato tecnicamente, ma difficilmente avrà qualcosa da dirci, perché per avere qualcosa da dire, ammesso che vi sia questo qualcosa, occorre molto lavoro, molta riflessione e molto ascolto degli altri e del mondo in generale. Quindi occorre tempo. Ecco perché non credo al mercato. Mentre io concepivo questo disco, molti altri ne hanno pubblicati due.

A cosa si ispira la copertina di “QUANTUM” ?
E’ riportato un dettaglio dell’ultimo, in senso cronologico, dei miei dipinti. Si intitola così anche il dipinto. Accostarlo al disco è parsa la cosa più naturale. Ma il progetto di copertina, nella sua essenzialità, prevede un lavoro di scoperta. Bisognerà dunque aprire la copertina per cogliere tutto l’insieme.

Tu sei un musicista e scrittore. Qual è stata la prima cosa che hai voluto fare? Da dove hai cominciato?
Non me lo sono mai domandato, ho semplicemente fatto le cose che mi veniva naturale e impellente fare. In senso creativo probabilmente la prima cosa che devo avere fatto è disegnare, ma questo accade a tutti i bambini. Solo che ad un certo punto ho capito che non aveva alcun senso mettere delle barriere tra diverse forme di espressione, e quindi ho abbracciato tutto quello che mi sentivo di fare, sinché la composizione di canzoni, la letteratura e la pittura, – tutte e tre affrontate col massimo dell’irriverenza verso ogni categoria e ogni regola, hanno prevalso sulle altre forme espressive. Anche perché è già molto complesso così.

Nel dicembre 2016 è uscito il singolo “cristo pornografico” accompagnato dal videoclip diretto dal regista Andrea Sorini. Che atmosfera si respira in questo video?
Intanto mi preme dire che quel brano non è mai compiutamente uscito. Diciamo che è stato annunciato ed è circolato, e anche molto in sordina. Poi circostanze particolari lo hanno fatto accomodare a parte, e oggi quell’indefinito credo sia stato il modo più affine alla natura speciale del brano di farlo apparire come in trasparenza. Il video è un’opera originale del regista Andrea Sorini, che vi ha riversato il proprio immaginario misterico, lavorando su rimandi psichici del testo e sulle malinconie della musica. Come tutte le opere visive ed ispirate, credo che la via migliorie per farlo nostro sia quella di osservarlo attentamente e darvi una collocazione personale, ciascuno ne avrà una sua propria, con un odore, un sapore, una luce, che ognuno di
noi assegna alle cose più intime. L’esperienza sensibile è del tutto privata, ed è indefinibile, intoccabile. Mi sembra che il mistero di questo video si conservi bene anche nella sospensione che ha seguito la sua prima fugace apparizione. Il primo ufficiale video-singolo è in arrivo.

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Tutto ciò che riguarda la divulgazione di questo lavoro, e lo svolgerò con la massima forza. Conoscendomi, in viaggio per la promozione di “quantum” per concerti soprattutto, credo che mi assaliranno nuovamente le idee per finire il romanzo cominciato tempo fa, e inoltre praticare di continuo la musica svilupperà in me nuove visioni, dunque nasceranno altri brani che si vorranno presto fermare in una forma il più possibile rispettosa dell’idea primigenia. E’ questo è il supplizio delle idee, una marea che ti bagna in continuazione. Non credete a chi dice che l’artista viva bene, l’artista non fa che sopportare se stesso.

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