L’abolizione del voucher mette in difficoltà gli stabilimenti balneari liguri


Nel 2015 a Savona usati ‘ticket’ pari a 8 milioni di euro. È il “contratto a chiamata” ad avere preso il posto dei voucher per i lavori occasionali della stagione estiva 2017. A dirlo sono il Centro per l’impiego provinciale, oltre ai presidenti delle associazioni di categoria, alberghi e bagni marini, dove si ricorreva, sino ad un anno fa, allo strumento dei voucher.

Secondo gli operatori, però, il contratto a chiamata non costituisce lo strumento sostitutivo adeguato, per cui, soprattutto i bagni marini, hanno rinunciato a un trenta per cento di collaboratori, rispetto alla scorsa estate.

“Il governo – afferma Enrico Schiappapietra, presidente regionale Bagni Marini – ha tolto i voucher senza sostituirli con un sistema equivalente. Una situazione che ha messo il nostro settore in grosse difficoltà. In assenza di alternative si ridurranno le assunzioni degli occasionali di circa 800 unità a stagione”.

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