Commercio estero. Coldiretti, pesa effetto Brexit


Dalla riduzione del 6,8% delle esportazioni alimentari al taglio del 12,7% del tessile fino al calo del 13,6% dei macchinari l’effetto Brexit si fa sentire sui simboli del Made in Italy in Gran Bretagna dove complessivamente si registra un brusco contenimento dell’8% nelle esportazioni di prodotti italiani. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat sul commercio estero ad aprile rispetto allo scorso anno. A favorire il calo complessivo delle esportazioni italiane nel mondo è certamente il crollo delle spedizioni in Gran Bretagna che è il sesto partner commerciale dell’Italia a livello mondiale. La riduzione delle esportazioni di prodotti Made in Italy rispetto allo scorso anno riguarda in realtà – precisa la Coldiretti – praticamente tutte le categorie merceologiche, dagli autoveicoli in calo del 3,3% ai mobili in calo del 7,2%. Comincia a farsi sentire – sottolinea la Coldiretti – l’effetto della svalutazione della sterlina, ma forse anche un atteggiamento piu’ nazionalista da parte degli inglesi che porta alla sostituzione dei prodotti di importazione. Eclatante il caso del vino con un crollo dei consumi sulle tavole inglesi dovuto ad un aumento record dei prezzi che hanno raggiunto in media i 6,3 euro (5,56 sterline) sulla base dei dati della Wine and spirit trade association (Wsta) elaborati dalla Coldiretti. Il vino che sulle tavole inglesi è in gran parte di importazione non è mai stato così caro per effetto dei tassi di cambio sfavorevoli, ma anche per l’aumento della tassazione sugli alcolici. Un comportamento che – conclude la Coldiretti – pesa anche sulle esportazioni di vino Made in Italy con il calo del 7% delle vendite sulla base dei dati Istat relativi al primo bimestre del 2017. (fonte Coldiretti)

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