Live for Syria. Grande successo per l’evento a favore dei bambini profughi della Siria


Molto più che un concerto quello che si è svolto ieri nel Parco Archeologico di Vulci: “Live for Syria” è stata una lunga maratona di musica e spettacolo che ha coinvolto trentuno artisti tra cantanti, attori e registi tutti riuniti a favore dei bambini profughi della Siria.

I musicisti che si sono alternati e incrociati sul palco sono stati Daniele Silvestri, Irene Grandi, Roberto Angelini, Emma Marrone, Marina Rei, Mario Venuti, Diego Mancino, Wrongonyou, Frankie Hi – Nrg Mc, Diodato, Tosca, Mirna Kassis; con loro gli attori e registi Lillo Petrolo, Paola Minaccioni, Pierfrancesco Favino, Anna Foglietta, Vinicio Marchioni, Edoardo Leo, Angela Curri, Andrea Bosca, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Tosca D’Aquino, Camilla Filippi, Anna Ferzetti, Michele Riondino, Vittoria Puccini, Edoardo Natoli, Daniele Coscarella, Massimiliano Bruno, Paolo Genovese.

L’evento è iniziato al tramonto con laboratori e letture per bambini, oltre a performance di Andrea Satta e Angelo Pellini, Mirko e il cane e Adriano Russo dedicate ai più piccoli.
La parte musicale è stata inaugurata da un sunset concert di Tosca con Mirna Kassis; il concerto è iniziato alle 21.30 e si è concluso a notte fonda tra esibizioni, duetti inediti, letture, incursioni comiche degli attori e balletti inaspettati. Ad accompagnarli sul palco nel ruolo di resident band Roberto Angelini e i musicisti di Silvestri (Piero Monterisi alla batteria, Gianluca Misiti e Duilio Galioto alle tastiere, Gabriele Lazzarotti al basso, Daniele Fiaschi alle chitarre, Marco Santoro al fagotto, alla tromba e ai cori) e spesso gli stessi cantanti hanno vestito anche i panni di musicisti nei set dei loro colleghi.

Da un’idea di Edoardo Leo e Daniele Silvestri lo spettacolo è stato declinato secondo quattro temi principali: il viaggio, la guerra, l’amore, la verità, quattro linee guida attraverso le quali raccontare – con coerenza emotiva – l’infanzia rubata ai bambini che vivono in situazioni di conflitto bellico.

Tra i momenti corali più coinvolgenti, pensati ad hoc per la serata: la lettura degli articoli della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo da parte di Favino, Foglietta e Marchioni; il duetto di Emma e Mario Venuti su “Mai come ieri”; il duetto di Tosca e Mirna Kassis su “La vita è bella”, con dei versi tradotti in arabo appositamente per l’occasione. Di grande impatto l’intervento di tutti gli attori sul pezzo di Silvestri “La mia casa”: ciascuno di loro ha ricordato uno tra i più recenti, tragici avvenimenti che hanno visti coinvolti i bambini tra le vittime dei crimini di guerra; tra questi la tragedia di Aleppo che ha fatto nascere il movimento Every Child is my Child.

Per il gran finale tutti i trentuno artisti sono saliti sul palco a ballare “Salirò” di Silvestri – sotto la guida sapiente del “maestro coreografo” Lillo – e ad ascoltare la dotta spiegazione filologica del significato dell’espressione romanesca “Li mortacci tua”, cuore del ritornello del brano di Daniele “Testardo”.

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