Il Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio contesta al Comune di Giulianova l’applicazione dell’addizionale Eca (Ente comunale assistenza) sulla Tarsu per l’anno 2013. “Una tassa cancellata nel 2012, sottolinea Domizio Luigi Scilli, presidente provinciale del Sindacato, che ha colpito indebitamente singoli cittadini ed imprenditori in ragione del 10% sull’importo principale”.
Scilli ricorda che l’addizionale Eca fu istituita nel 1938 quale sostegno alle famiglie meno abbienti ed abrogata con effetto dal primo gennaio 2013. Proprio sulla scorta di quanto fatto emergere dal Sindacato Balneari, il titolare dello stabilimento Lido Portofino ha avviato ricorso presso la commissione tributaria in relazione alla Tarsu 2013, al fine di ottenere la restituzione di quanto erroneamente sborsato sotto forma di addizionale Eca.
Su precisa richiesta del Sindacato, gli uffici comunali avrebbero replicato che l’addizionale sarebbe stata versata alla Provincia assieme alla Tefa. A questo punto il titolare del Lido Portofino, evidentemente non soddisfatto delle argomentazioni fornite dal Comune, è andato direttamente alla fonte. Infatti, tramite Scilli, il ricorrente ha ritenuto opportuno far luce sulla vicenda rivolgendosi alla Provincia. “La dirigente al settore, afferma Scilli, ha precisato che il Comune di Giulianova ha mancato di riversare all’ente quanto prelevato alla cittadinanza giuliese”.
Sulla vicenda Eca ha inoltrato richiesta di accesso agli atti il consigliere Gianluca Antelli, lo stesso attende una relazione dettagliata sulla gestione Tares anno 2013 con riferimento agli obblighi relativi all’utilizzo delle somme riscosse a titolo di addizionale 10% Eca. (fonte S.I.B. – Sindacato Italiano Balneari )
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