Arpa Rock, l’album di debutto dell’arpista Micol


Da oggi venerdì 26 gennaio in tutti i digital store sarà disponibile Arpa Rock, l’album di debutto dell’arpista Micol.

Micol Picchioni, in arte Micol, inizia il suo percorso musicale nell’ambiente classico del Conservatorio di Perugia (dove si è diplomata a soli 18 anni), per poi entrare subito nella prestigiosa Orchestra Cherubini diretta dal Maestro Riccardo Muti come arpa.

Fortemente attratta dalle sonorità pop-rock, Micol inizia, quasi per gioco ad arrangiare brani che hanno fatto la storia del rock sulle virtuose corde di un’arpa elettrica.

Una contaminazione intrigante che dà vita all’album di debutto “Arpa Rock” dove Micol riedita con il suo personalissimo stile veri e propri capisaldi della storia della musica: da Smells Like Teen Spirit dei Nirvana a Grace di Jeff Buckley, da Firth of Fifth dei Genesis, a Space Oddity di David Bowie e ancora Með suð í eyrum dei Sigur Ros, No Surprises dei Radiohead, Teardrop dei Massive Attack, fino all’intramontabile Born to Run di Bruce Springsteen.

I brani dell’album sono tutti “colorati” con l’elettronica tranne Stairway to Heaven dei Led Zeppelin e Morning Has Broken di Cat Stevens per sola arpa elettrica. Unico brano Italiano è Luglio, agosto, settembre (nero) degli Area di Demetrio Stratos, una scelta, neanche a dirlo, del tutto fuori dagli schemi.

Ad impreziosire il disco guest star illustri come Sergio Cammariere al pianoforte modificato nella rivisitazione di “Firth of Fifth” e Davide Combusti in arte The Niro alla voce e chitarra in Space Oddity.

Definita dal Corriere della Sera “l’arpista che balla”, Micol propone anche un’insolita modalità di esecuzione della sua arpa elettroacustica, suonata in piedi con l’arpa appoggiata su un cubo di legno da lei inventato che solleva lo strumento da terra e le permette di esprimersi fisicamente, quasi, appunto in una danza.

Per Micol “Arpa Rock” è un sogno che si avvera e pensare che inizia quasi tutto per un gioco del destino: fu infatti per caso che una giornalista de La Repubblica s’imbattesse in una delle sue tante esibizioni di strada; rimasta folgorata dalla sua bravura la cronista decise di pubblicare il video della performance sul sito del quotidiano nazionale che in breve tempo raggiunse migliaia di visualizzazioni, dando il via, appunto, ad una favola che si realizza con l’uscita di questo album di debutto.

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