Al Teatro San Carlo torna in scena “Nabucco” di Giuseppe Verdi


Dopo undici anni di assenza dalle programmazioni del Teatro San Carlo, torna in scena – dal 9 al 14 ottobre – Nabucco di Giuseppe Verdi.

A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo sarà Francesco Ivan Ciampa, giovane direttore campano al suo debutto al San Carlo dopo essere stato sul podio di teatri come la Deutsche Oper Berlin, La Fenice di Venezia, Opera di Firenze, Massimo di Palermo.

Regia e scene sono a firma di Jean-Paul Scarpitta, che afferma: “Non bisogna mettere in scena il dramma stesso, ma il riflesso che esso ha nella coscienza. La mise en scene vuole essere quindi una riflessione sulla Storia più che una rappresentazione. La scena è composta da una piramide, da una sola porta del Palazzo, da qualche albero nero e dorato sospeso davanti a un muro d’oro satinato e da rovine che emergono dalle nuvole, il tutto sullo sfondo di un ciclorama in grisaglia (un cielo grigio per Gerusalemme, un altro cielo grigio per Babilonia, ispirati alle illustrazioni della Bibbia di Gustave Doré)”.

Esaltano le intenzioni del regista le luci di Urs Schönebaum, mentre i costumi sono realizzati da Maurizio Millenotti. L’allestimento è del Teatro dell’Opera di Roma.

Giovanni Meoni e Stephen Gaertner si alterneranno nel ruolo di Nabucco, mentre Antonello Palombi, Marco Miglietta e nel ruolo di Ismaele. Zaccaria avrà i volti di Rafal Siwek e Sergey Kovnir, Abigaille di Anna Pirozzi, Ekaterina Metlova. Carmen Topciu e Rossana Rinaldi interpreteranno Fenena, Gianluca Breda il Gran Sacerdote. Antonello Ceron sarà Abdallo, mentre Fulvia Mastrobuono Anna.

Francesco Ivan Ciampa, nato ad Avellino nel 1982, diplomato in Direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, si è poi perfezionato nelle più importanti Accademie e Scuole Nazionali ed Internazionali sotto la guida autorevole di Maestri quali Carlo Maria Giulini e Bruno Aprea. Ha collaborato come Assistente del Maestro Pappano e del Maestro Oren. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il primo Premio Nazionale delle Arti edizione 2010/2011 e il primo premio assoluto del I Concorso Nazionale per Direzione d’orchestra dal M.I.U.R Tra le tante orchestre dirette ricordiamo la Munich Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Filarmonica “Arturo Toscanini” di Parma, l’Orchestra Filarmonica Salernitana, l’ Orchestra del Royal Northen College of Music di Manchester, l’Orchestra Giovanile Italiana, L’Orchestra dell’ Opera Bastille di Parigi, “I Pomeriggi Musicali”, la Deutsche Oper Berlin Orchestra, l’ Orchestra del Conservatorio di Musica di “Santa Cecilia”, “I Solisti di Napoli”, l’ Orchestra Sinfonica di Valencia. Recentemente ha diretto La Wally a Modena, Piacenza e Ravenna e Norma a Verona così come La traviata al Massimo di Palermo, a Salerno, a Venezia e a Tokyo in tour con il Massimo di Palermo, Turandot a Sassari, Rigoletto a Genova e Parma, Manon Lescaut a Verona, Il barbiere di Siviglia a Las Palmas, Carmen e Turandot all’Arena di Verona, Maria Stuarda a Berlino. Dirigerà Tosca a Las Palmas, Les pescheurs de perles e Jerusalem a Bilbao, Il trovatore a Monaco.

Jean-Paul Scarpitta, debutta precocemente: proseguendo i suoi studi di Storia dell’Arte e di Arte drammatica, organizza all’età di diciannove anni un Festival di Musica e Danza nel cortile del Palazzo Synodal de Sens. Da allora ha collaborato, nel corso della sua carriera, con numerose personalità di spicco nel mondo dell’arte. Per la televisione, in particolare, ha realizzato una serie di trentasette ritratti di grandi artisti (Liv Ullman, Charlotte Rampling, Rudolf Nureyev, Dominique Sanda…). Acquisisce una particolare esperienza nel campo della regia che lo porta a realizzare due lungometraggi: Désir (1985) con Marisa Berenson e Ghislaine Thesmar e La Malaimée (1995), scritto in collaborazione con Jean Aurel. Inoltre, è responsabile per quindici anni della Fondazione Armand Hammer a Parigi e a Londra. D’altra parte, Jean-Paul Scarpitta valorizza il ruolo della fotografia nell’arte, organizzando grandi mostre nei primi anni Ottanta, per esempio in occasione dei sessanta anni di Vogue. Si lega inoltre a fotografi quali Jean-Philippe Charbonnier e Richard Avedon. Il suo ruolo di regista teatrale si consolida nell’ambito della progettazione di spettacoli, soprattutto con L’Histoire du soldat di Stravinskij al Théâtre des Champs-Élysées o ancora La Clemenza di Tito. Nel 2001, apre la stagione al Teatro di San Carlo con Perséphone e Oedipus Rex di Stravinskij. All’Opéra Berlioz, firma una nuova produzione di Sancta Susanna di Hindemith, insieme all’Oedipus Rex di Stravinskij, in seguito Carmen, Die Zauberflöte e Don Giovanni, acclamato dal pubblico e dalla critica. Per il Festival di Radio France e Montpellier Languedoc-Roussillon, nel luglio 2009, mette in scena lo spettacolo C’était Marie-Antoniette. Apre la stagione 2009-2010 con Die Zauberflöte e mette in scena La traviata. Nel marzo 2011, Jean-Paul Scarpitta realizza la messa in scena di Nabucco al Teatro dell’Opera di Roma, sotto la direzione di Riccardo Muti, in occasione dei 150 anni della Repubblica Italiana. L’opera, acclamata dalla critica e dal pubblico, viene trasmessa in diretta da ARTE e Rai 3. Nel giugno 2011, realizza Manon Lescaut di Puccini. Nel giugno 2012, in occasione della riapertura dell’Opéra Comédie, si occupa della messa in scena e dell’allestimento delle Nozze di Figaro. Nel dicembre 2012, mette in scena La Bohème all’Opéra Comédie e nel giugno 2013 ripropone Nabucco al Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Riccardo Muti. Questa produzione è stata anche presentata nel maggio 2014 al Tokyo Bunka Kaikan e ripresa al Chorégies d’Orange nel luglio 2014. Artista in residenza all’Opéra national Montpellier Languedoc-Roussillon dal 2006 al 2010, Jean-Paul Scarpitta ne è stato direttore generale dal gennaio 2011 al dicembre 2013.

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