I compensi per i conduttori del Festival di Sanremo 2019 potrebbero violare le delibere del CdA Rai e portare la Corte dei Conti ad aprire un procedimento per danno erariale. Lo afferma il Codacons che, dopo i numeri circolati in queste ore e relativi ai cachet di Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio, ha deciso di rivolgersi alla magistratura contabile.
Apprendiamo che il direttore artistico del Festival dovrebbe percepire un compenso pari a 700mila euro, in crescita del +16,7% rispetto a quanto pagato dalla Rai a Baglioni lo scorso anno (600mila euro), mentre a Bisio e Raffaele andrebbero rispettivamente 450mila euro e 350mila euro – afferma il Codacons – Compensi in netta crescita rispetto a quelli del Festival del 2018 quando i co-conduttori Michelle Hunziker e Favino portarono a casa (secondo indiscrezioni) rispettivamente 400mila e 300mila euro.
Se confermati tali numeri, ci troveremmo di fronte ad una possibile violazione delle delibere della stessa Rai, con il CdA che se da un lato a giugno 2017 eliminava il tetto dei 240mila euro per i compensi agli artisti, dall’altro disponeva con apposito atto la riduzione dei cachet in misura pari almeno al 10%, riduzione che doveva aumentare progressivamente con il salire degli importi – denuncia il Codacons.
Per tale motivo abbiamo deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti, affinché apra una indagine sugli stipendi elargiti dalla Rai ai conduttori di Sanremo e accerti la regolarità dei cachet stabiliti e il rispetto delle disposizioni del CdA dell’azienda, alla luce del possibile danno erariale – conclude l’associazione.
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