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PIFF conquista Berlino. 156 le opere in concorso


A poco più di un mese dall’avvio della manifestazione, in calendario a Pordenone dal 27 al 30 marzo, il suo direttore artistico Alessandro Varisco, rende noto il successo che PIFF ha riscontrato tra gli addetti ai lavori recentemente convenuti a Berlino per quel Festival del Cinema e per l’incontro del Mercato Europeo del Cinema.

Nella capitale tedesca Varisco, nella doppia veste di direttore di PIFF e di regista, insieme con il collega Nevio Zorzetto ha incontrato i rappresentanti e le delegazioni di molti Paesi, avviando fruttuosi rapporti che in alcuni casi si concretizzeranno già nell’edizione ormai imminente del Festival di Pordenone, ma che, nella maggioranza, daranno frutti rilevanti per l’edizione del 2020.

Già per l’edizione del prossimo marzo, il Festival friulano ha sottoscritto e avviato accordi con Brasile, Iran, Lettonia, Malta, Estonia. Lituania. Per immediato effetto di queste nuove collaborazioni, il numero di cortometraggi presentati al Festival è lievitato a 156.

“Abbiamo realmente l’imbarazzo della scelta”, afferma Varisco . “Il livello dei lavori posti in concorso è eccezionalmente notevole. La struttura del nostro Festival non ci consente di ammetterne più di 40, per cui dovremo, con non poco dispiacere, escludere i tre quarti delle opere pervenute”.

Tra I paesi che hanno manifestato il maggior entusiasmo per PIFF, il Brasile. “Il Consolato Brasiliano di Trieste e l’Associazione ACB ” Raizes do Brasil ” hanno offerto – continua Varisco – il loro patrocinio ufficiale al Festival ed è iniziata con loro una bella collaborazione, tanto che abbiamo deciso per il giorno 29 marzo, penultima giornata del Festival, di organizzare una serata di “Homenagem ao Cinema Brasileiro “.

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