Sting, quando una rockstar diventa una host-star


Lui si chiama Gordon Matthew Thomas Sumner, in arte Sting, lei Trudie Styler, la moglie, nonchè attrice, produttrice e ambasciatrice UNICEF. Una coppia alquanto famosa e molto affiatata che nell’ormai lontano 1999 acquistò una tenuta del XVI secolo di 360 ettari denominata “Il Palagio“, ai piedi delle dolci colline del Chianti classico.

In tanti conoscono la rockstar Sting, ma in pochi sanno che l’artista è anche una host-star con il suo podere con 6 laghi, vigne e oliveti coltivati a monocoltura e secondo i principi rigorosamente bio.

Oltre a farne la loro abitazione principale decise di avviare un’attività imprenditoriale che comprende una guest house di charme con 6 dependance e stanze per circa 50 posti dove si possono anche organizzare eventi e matrimoni per circa 200 persone.

A questo si aggiunge una farm, ovvero una fattoria in cui, grazie al “turismo esperienziale”, si può partecipare alla vendemmia, alla raccolta delle olive, alla produzione di miele, e seguire dei seminari di educazione alla degustazione, con una gestione a tutto tondo supervisionata con estrema cura da Sting e Trudie.

“Una coppia di host incredibili, piena di idee e di rispetto sia verso la natura che il prossimo, da cui tutti coloro che lavorano nel settore dell’ospitalità dovrebbero imparare” racconta Aldo Gottardo, creatore del tour operator TBA Holidays, la Tuscany Business Agency (www.tuscanybusinessagency.com) specializzata nell’intermediazione turistica di dimore di charme in particolare in Toscana.

Un host delizioso Sting, che periodicamente apre le sue dimore al pubblico per eventi e feste, come ad esempio il suo anniversario di matrimonio. L’ex cantante e bassista dei Police si è sposato il 22 agosto del 1992 e da un po’ di anni festeggia ormai il suo anniversario di matrimonio nella residenza privata toscana assieme ad amici, conoscenti e qualche giornalista.

“Lo scorso agosto siamo stati piacevolmente onorati di essere stati invitati da Sting a partecipare alla sua festa di anniversario di matrimonio e abbiamo potuto vedere dal vivo la sua eccezionale ospitalità. Oltre che una rock-star famosa è anche una vera e propria Host-Star, inteso come modello di ospitalità” continua Gottardo.

“Il suo podere raccoglie in sé quanto di più piacevole possa ricercare un’ospite con la semplicità e la serenità che offre la vita di campagna. La loro filosofia si basa principalmente sul benessere psicofisico, stato che la terra ti può regalare in grande quantità anche con i suoi frutti. Ecco perché noi consigliamo a tutte le nostre strutture di creare valore al soggiorno dell’ospite regalando esperienze in armonia con l’ambiente e le tradizioni del luogo“ ribadisce ancora Aldo Gottardo.

Lo scorso agosto erano circa un centinaio di persone ad aspettare Sting e la moglie nella sua splendida tenuta contornata da vigne e ulivi, e l’attesa è stata allietata dalla degustazione dei vini della sua fattoria che nel suo Farm Shop si potevano anche acquistare .

“Per capire il buon vino bisogna camminare nelle sue cantine. Come non ricordare il suo “Sister Moon“vino di annata 2011 incluso tra i migliori 100 vini d’Italia da Wine Spectator’s. Poi Sting produce “Messagge in a bottle“, mai titolo di una canzone fu cosi indovinato per un tipo di vino tipicamente estivo, Vermentino 90% e Sauvignon 10%. E poi ancora Sting produce il “Beppe“ un rosato luminoso dal colore delicatissimo, elegante al naso sulle note agrumate di mandarino e un tocco di rosa convincente all’assaggio che si fa bere nonostante il caldo. Sottile e lungamente salino il vino porta con sé la riconoscenza del vignaiolo più anziano che lavora tra i filari di queste bellissime colline da più di 50 anni” continua ancora il fondatore di TBA Holidays.

Il party organizzato quest’anno poi è stato una doppia occasione di festa. La prima per il 27esimo anniversario di matrimonio, la seconda per il conferimento della cittadinanza onoraria data anche per il sostegno offerto da Sting agli operai della Bekaert azienda locale in difficoltà economica.

“Erano visibilmente emozionati Sting e Trudie al momento della firma nel documento di attribuzione della cittadinanza onoraria. Documento poi mostrato a tutti gli invitati stretti attorno a loro per condividere la gioia del momento con orgoglio.

La festa è poi proseguita con il consueto e attesissimo mini concerto live nel quale Sting imbracciata la chitarra ha intonato Roxanne, successo con i Police, Englishman in New York e Every Breath You Take, coinvolgendo il pubblico estasiato dall’atmosfera del luogo. Circondati da vigneti, ulivi e campi gialli di fieno, ascoltando la sua musica piacevole e degustando i vini che prendono i nomi dalle sue stesse canzoni. Non si poteva veramente chiedere di più” conclude Aldo Gottardo.


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