Antonello Venditti Sotto il segno dei pesci – The Anniversary Tour


Antonello Venditti torna al Circolo dei lettori, sabato 23 novembre ore 21,(Circolo dei lettori, via Bogino, 9) per raccontare 40 anni di successi e di brani indimenticabili. L’incontro è l’occasione per presentare il disco Sotto il segno dei pesci (The Anniversary Tour Deluxe Edition), che vuole essere un documento live del tour celebrativo con cui Venditti ha raccolto migliaia e migliaia di presenze in giro per tutta Italia. L’album sarà pubblicato da Legacy (Sony Music) il 15 novembre in tre diverse versioni: la prima contiene 3 cd, la seconda i 3 cd più il dvd live e infine un doppio vinile.

Modalità d’ingresso: acquistando il disco presso Mondadori Megastore (via Monte di Pietà, 2), a partire dal 15 novembre, si riceve un pass per accedere all’evento.

Nato a Roma – sotto il segno dei Pesci – Antonello Venditti si avvicina alla musica sin da giovanissimo. Dopo un primo periodo trascorso a prendere lezioni di pianoforte, matura unapproccio più personale e inizia a scrivere canzoni, la prima delle quali è Sora Rosa. È lui stesso a presentarla agli amici del Folkstudio, il prestigioso ritrovo romano dell’allora nascente circuito folk impegnato giovanile come Giorgio Lo Cascio e Francesco De Gregori. Con loro Venditti inizia ad esibirsi in pubblico e a fare i suoi primi giri di concerti. Dopo il successo di Roma Capoccia, Venditti si trasferisce a Milano per incidere il suo primo vero album come solista, L’orso bruno del 1973. Segue il primo cambio di etichetta della sua carriera, che lo porta dalla IT alla RCA, allora un porto d’approdo per tutti i cantautori più innovativi della scena musicale italiana.

E proprio per la RCA Venditti incide in due giorni e due notti uno dei suoi album migliori, Le cose dalla vita (1973, RCA), che prende il titolo da una delle sue più belle canzoni. A quel disco segue un album decisamente più difficile e poco premiato come Quando verrà Natale (1974, RCA), nonostante la presenza di buone canzoni come Campo De’ Fiori, A Cristo, Marta e la title-track.Ma in quell’anno Venditti pubblica un’altra canzone che si rivelerà cruciale per la sua carriera: si tratta di Roma, un brano romanista più che romanesco, che si presta comunque ad essere interpretato come una dichiarazione d’amore (e del resto non sarà né la prima né l’ultima) del cantautore alla sua città.

Per un nuovo album bisogna invece aspettare fino all’anno successivo quando esce Lilli (1975, RCA) disco fortunatissimo che arriva al numero uno in classifica. Nel 1976, all’ICMESA di Severo si verifica una fuga di gas altamente tossico, la diossina: il disastro ecologico e la tragedia umana che ne seguirono provocarono in Venditti una reazione che finì nell’album Ullallà (1976, RCA), forse quello dai toni più arrabbiati e sgradevoli. L’album chiude la fase artistica che lo lega discograficamente alla RCA e inaugura un periodo di ripensamento e di silenzio. Il ritorno sulle scene discografiche avviene con un nuovo contratto discografico ed un nuovo album Sotto il segno dei pesci (1978, Philips), che lo riporta in vetta alle classifiche, oggetto di riedizione e dell’incontro al Circolo dei lettori.


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