L’urgenza di allestire le strutture è superata dalla inderogabile necessità di salvaguardare l’incolumità nostra, dei nostri collaboratori e degli italiani.
Come è noto, l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale, ha indotto il Governo ad emanare un nuovo DPCM con il quale sono state impartite nuove disposizioni allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19.
Con questo provvedimento si cerca, in tutti i modi, di evitare gli spostamenti e le occasioni di contatto interpersonale.
A tale scopo e fino al 25 marzo sono sospese le attività di somministrazione di alimenti e bevande (art. 1 comma 2), si raccomanda di limitare al massimo gli spostamenti (art. 1 comma 7 e 8) e si è invitato al massimo utilizzo del lavoro a distanza (art. 1 comma 10).
Nei giorni scorsi molti imprenditori balneari, le cui aziende lavorano tutto l’anno o che, comunque, erano già aperte, avevano sospeso spontaneamente e autonomamente le attività di somministrazione.
Ora è doveroso farlo tutti.
Così come è importante e doveroso evitare spostamenti non indispensabili.
A tale scopo invitiamo i balneari italiani a sospendere o rinviare a dopo il 25 marzo le attività di allestimento e di preparazione delle spiagge salvo quelle assolutamente indispensabili per il ripristino degli impianti danneggiati dalle mareggiate o dal fenomeno erosivo.
A differenza di quanto in molti pensano e come, invece, a noi è ben noto, il nostro lavoro non si limita a quello estivo essendo già iniziato o inizia in questi giorni ma l’urgenza di allestire le strutture è superata dalla inderogabile necessità di salvaguardare l’incolumità nostra, dei nostri collaboratori e degli italiani.
E’ anche un piccolo contributo verso quella parte del nostro popolo, come i medici e gli infermieri, sulle cui spalle sta ricadendo il peso maggiore di questa emergenza e ai quali va tutta la nostra più profonda riconoscenza.
Con l’impegno di tutti siamo certi che il nostro Paese supererà questa durissima prova e che sarà ancor più necessario e prezioso il lavoro, la professionalità e l’impegno di noi imprenditori balneari per fornire quei servizi di qualità e di eccellenza che hanno reso turisticamente forte e competitiva l’Italia nel Mondo.