COVID-19: UE interviene per acquisto collettivo di attrezzature mediche salvavita


• L’UE prepara l’acquisto di attrezzature mediche ospedaliere per un totale di 50 milioni di euro
• Tamponi, mascherine e strumenti per terapia intensiva saranno acquistati congiuntamente
• Più di 1800 cittadini dell’UE rimpatriati ad oggi
Il Parlamento europeo sta lavorando affinché l’UE possa acquistare ventilatori, mascherine e le altre attrezzature mediche necessarie da mettere a disposizione degli ospedali di tutta l’UE.

La settimana scorsa, la Commissione ha istituito un programma per raccogliere attrezzature mediche (attraverso rescEU) e garantire cosi che le forniture necessarie per combattere il COVID-19 arrivino rapidamente agli Stati membri che devono affrontare una carenza di attrezzature. Queste attrezzature sono necessarie per curare i pazienti, proteggere gli operatori sanitari e contribuire a rallentare la diffusione del virus.

Il Parlamento sta lavorando con gli Stati membri per approvare rapidamente 40 dei 50 milioni di euro per le attrezzature mediche di terapia intensiva, come i ventilatori, e i dispositivi di protezione personale, come le mascherine riutilizzabili.

Gli Stati membri stanno unendo le forze nell’ambito dell’accordo sugli appalti congiunti per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, ventilatori, respiratori e articoli necessari per i test sul coronavirus. In questo modo, l’UE avrà una posizione negoziale più forte sul mercato mondiale.

Dichiarazione

Commentando la proposta della Commissione, il presidente della commissione parlamentare per l’ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare, Pascal Canfin (Renew, FR) ha detto:

“La scorsa settimana, l’Europa ha preso diverse decisioni storiche per contrastare il COVID-19, compreso l’impatto sull’economia dell’UE. Non lo diciamo abbastanza e non lo diciamo abbastanza forte. L’Europa sta facendo tutto il possibile per salvare vite umane. Il meccanismo di protezione civile dell’UE ha già salvato i cittadini dell’Unione europea in passato, nel bel mezzo di terremoti, uragani, inondazioni e incendi boschivi. Ora, per la prima volta, stiamo usando i fondi dell’Unione Europea per sostenere gli sforzi degli Stati membri per combattere il virus, assicurandoci di avere le attrezzature mediche e protettive di cui abbiamo bisogno. È la solidarietà dell’UE in azione”.

“La crisi attuale dimostra anche che è importante disporre di mezzi sufficienti per soddisfare le esigenze del programma del meccanismo di protezione civile dell’UE dopo il 2020, come richiesto dal Parlamento”, conclude Canfin.

Contesto

RescEU fa parte del meccanismo di protezione civile dell’UE, che rafforza la cooperazione tra i paesi dell’UE nel campo della protezione civile. Dalla creazione di RescEU nel 2019, l’UE può assistere direttamente gli Stati membri colpiti da catastrofi, in caso di sovraccarico delle capacità nazionali. Grazie al meccanismo di protezione civile dell’UE, più di 1.800 cittadini sono stati rimpatriati da tutto il mondo in seguito allo scoppio del COVID-19.


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