“Per gli imprenditori balneari il Decreto Agosto si limita soltanto a recuperare la norma salva pertinenziali che era stata improvvisamente e incautamente stralciata dal precedente Decreto Rilancio – ha commentato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio. Per cui, eliminati finalmente i valori OMI, per le circa 300 famiglie dei pertinenziali si riapre la possibilità di una definizione agevolata del contenzioso”
“Se da una parte si tratta di una notizia certamente positiva – ha continuato il presidente del S.I.B. – dall’altra non possiamo non rilevare e sottolineare che questo decreto non contiene alcun intervento per l’eliminazione, la riduzione o il rinvio del pagamento dei canoni demaniali, né modifica il trattamento fiscale ingiusto e penalizzante per le 30.000 imprese balneari (dall’aliquota IVA al 22% invece che al 10% come per tutte le altre aziende turistiche, al pagamento della TARI per l’intero anno e non per il periodo di effettivo esercizio dell’attività)”. “Ci adopereremo affinchè, in sede di conversione, il Parlamento effettui le opportune correzioni per una doverosa riduzione della pressione fiscale ad iniziare dall’esonero dal pagamento dei canoni per l’anno in corso – ha concluso Capacchione”.