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Pubblicato il rapporto aci istat sulla incidentalita’ stradale nel 2019


La situazione nel comune di Roma

Roma: nel 2019 diminuiscono i morti (131 contro i 148 del 2018 -11,5%), ma crescono gli incidenti (12.271, erano 11.995 nel 2018: +2,3%) e i feriti (15.919 rispetto ai 15.551 dell’anno precedente: +2,4%). Mancato rispetto della segnaletica e della distanza di sicurezza le cause più diffuse dell’incidentalità, ma velocità e distrazione sono le prime cause degli eventi mortali.

“Sono dati in chiaroscuro quelli che emergono dal rapporto ACI-ISTAT sul fenomeno della incidentalità stradale a Roma per il 2019 – dichiara Giuseppina Fusco Presidente dell’Automobile Club Roma – Anche con riferimento alla distribuzione per tipo di strada, se da un lato aumentano gli incidenti nel centro abitato (+3,8%), si registra una sensibile diminuzione (-7,9%) sulle autostrade urbane, tra cui la principale è il Grande Raccordo Anulare”.

Dati in contrasto anche per quanto riguarda gli utenti vulnerabili e, in particolare, i pedoni. Pur aumentando il numero di incidenti in cui essi risultano coinvolti (2.035 nel 2019 su 1.883 nel 2018) il Rapporto evidenzia una sensibile diminuzione nel numero di morti (42 nel 2019 rispetto a 52 nel 2018: -28,9%).

Per quanto riguarda i veicoli a due ruote, se i dati su incidenti e decessi per motocicli e ciclomotori restano stabili, preoccupano le risultanze che riguardano i ciclisti: nel 2019 si registra, infatti, un sensibile aumento sia del numero di incidenti (342 nel 2019 su 232 nel 2018) che dei morti (7 nel 2019 rispetto a su 3 nel 2018) e dei feriti (328 su 217).

“Se da un lato la diminuzione della mortalità tra i pedoni è un dato piuttosto confortante – prosegue Giuseppina Fusco –, dall’altro preoccupa l’incremento delle vittime tra i ciclisti, un fenomeno probabilmente connesso al numero sempre più elevato dei romani che utilizzano la bicicletta. Un fenomeno al quale si accompagna anche il progressivo aumento dei monopattini elettrici in città, che contribuisce ad accrescere la presenza di utenti vulnerabili e il rischio di crescente sinistrosità sulle nostre strade. È urgente, pertanto, la definizione di un quadro normativo, di adeguamento e costante manutenzione delle infrastrutture viarie. Parallelamente, occorre raccomandare i conducenti a prestare costante attenzione, senso di responsabilità e rispetto della vita propria e altrui affinché si realizzi una serena convivenza tra i diversi utenti della strada”

Tra gli altri dati che emergono dal rapporto, risulta un maggiore coinvolgimento in incidenti degli anziani: i conducenti con oltre 65 anni, morti o feriti in incidenti, erano 675 nel 2018 e sono stati 794 nel 2019 con un aumento del 18%, passando dal 45% al 48% delle vittime della strada (morti e feriti).


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