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Vanity Fair va a Sanremo


Nella settimana del Festival, la copertina-performance con Elisa, le interviste ai protagonisti, il ricco palinsesto multi-piattaforma che si svilupperà ogni giorno fino alla celebrazione del vincitore

Radiosa, sognante, avvolta nel bianco come 21 anni fa, quando si aggiudicò il podio con il brano Luce (tramonti a Nord Est).

È così che Elisa appare sull’ultimo numero di Vanity Fair in edicola da mercoledì 2 febbraio, protagonista di una storia di copertina concepita, insieme all’artista, come una performance che precede quello che vedremo al Festival.

È il format con cui Vanity Fair celebra, ogni anno, i «big» più attesi all’Ariston: immaginare con loro un’esibizione extra rispetto a quelle concepite per la gara. Nel 2021 è toccato ad Achille Lauro, ora è la volta della cantautrice di Pordenone.

«Farò sognare il mondo con la mia musica», scriveva quando era ancora una ragazzina, e così è stato. In una lunga intervista-confessione, Elisa racconta a Vanity Fair gli snodi fondamentali della sua carriera e i momenti più intimi della sua vita.

«Essendo lontana dalla perfezione che in fondo mi spaventa e dalla quale mi tengo distante, come è ovvio, ho sbagliato tante volte.

Sono caduta, mi sono rialzata, sono caduta ancora. Ho sbagliato qualche scelta, l’ho pagata sulla mia pelle, e non parlo soltanto di lavoro».

Ci sono i ricordi dell’adolescenza («È un mezzo inferno e chiunque dica il contrario, mente. Io ho fatto le mie cazzate e sono stata felice di averle fatte»), quelli della vittoria nel 2001 («Al ritorno, nel posto in cui vivo, mi accolsero più o meno come il Papa) e della nascita dei sui figli («La maternità mi ha resa più coraggiosa, più solida, più consapevole».).

E poi la famiglia di origine: il padre («Un grande lavoratore ma che ho visto poco e che in certi momenti fondamentali è stato assente»), la madre parrucchiera con la passione per David Bowie, e il nonno («Un partigiano che in guerra se l’era vista molto brutta ed era sopravvissuto alla deportazione, sapeva sorridere e sdrammatizzare»).

Fino ad arrivare ai giorni di oggi («Questa pandemia ha somigliato da vicino a una sorta di giudizio universale.

Mi è capitato di pensare alla mia felicità, al percorso che avevo fatto, a quello che avrei voluto fare domani») e alla decisione di tornare sul palcoscenico dove tutto è iniziato, una scelta meditata ma fino a un certo punto: «Me l’hanno chiesto, mi sono detta vado, e poi non ci ho pensato più».

Ma non c’è solo Elisa a scandire l’attesa per la nuova edizione di Sanremo. Il nuovo numero del magazine ospita le interviste ad altri protagonisti dell’edizione 2022 come Highsnob e Hu, Rkomi e Rettore e Ditonellapiaga.

Il Festival inizia oggi e Vanity Fair lo racconterà garantendo alla sua community un’intensa copertura social e sito.

È un programma ricchissimo che prevede dirette Instagram, commenti dei giornalisti della redazione e dei loro ospiti, interviste ai musicisti in gara. Tanti, infine, i video-editoriali che inaugurano un nuovo storytelling: le recensioni degli esperti moda e beauty, la collaborazione con tre creator per il coinvolgimento della platea di TikTok e un inedito reality dal backstage della manifestazione.

Il programma di Vanity Fair per Sanremo è un vero e proprio palinsesto multi-piattaforma che si svilupperà lungo tutto la giornata, per tutta la settimana, fino a sabato notte, momento fatidico della celebrazione del vincitore.


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