Vinicio Capossela
Vinicio Capossela

Vinicio Capossela, il 18 aprile a Genova chiude il tour europeo


Luogo simbolo della città più portuale d’Italia, la Sala Chiamata ospiterà il 18 aprile una delle musiche più portuali del mondo, il Rebetiko. Vinicio Capossela alla testa dei suo Rebetici Ginnasti vi chiuderà l’esaltante tour che dal giugno dell’anno scorso lo ha portato a esibirsi in teatri, club e centri sociali in Italia e in Europa. Nume tutelare della serata sarà Don Andrea Gallo, il parroco degli ultimi e dei senza voce, l’anarchico angelico e ora anche rebetiko.

Vinicio Capossela dice spesso che il porto è per le canzoni quello che il polline è per i fiori, perché nel porto le tradizioni musicali cambiano pelle e lingua, ma conservano il dolore e la mancanza che le hanno motivate. Nei grandi porti del Mediterraneo, dell’Atlantico, del Mississippi, del Rio de la Plata, nascono le grandi musiche dell’assenza come il fado, la morna, il blues, il tango.
A Salonicco, quasi cento anni fa, nasce il rebetiko. Fin dagli inizi vanta una componente eversiva, ha con sé il cromosoma della ribellione. Il suo etimo lo riporta infatti al turco rebet, ribelle, ma anche feccia, lo strato ultimo ed emarginato della società. Viene proibito dalle dittature, ma rifiorisce sempre. Più che un genere musicale, diventa un modo di vedere la vita. Il rebete sa guardare in faccia il dolore e dire la verità in un mondo di bugiardi. Nelle Grecia attuale, massacrata e vilipesa, il rebetiko è riaffiorato sulle labbra dei cantanti, espressione di fierezza, di resistenza, di irriducibilità.

Il tour europeo di Capossela, partito lo scorso febbraio da Malaga, Madrid e Barcellona, proseguito a Parigi e Zurigo, toccherà: DUBLINO, LONDRA, AMSTERDAM e di nuovo PARIGI, per approdare il 18 aprile a GENOVA.

Per il concerto di chiusura del tour di Rebetiko Gymnastas, posto più adatto della Sala Chiamata non si poteva trovare. Emblema del lavoro, della lotta e dell’emancipazione, cuore portuale della città, sede storica di grandi emozioni popolari, come le esequie del console Paride Batini e il leggendario concerto di Fabrizio De André del 1975, la Sala Chiamata aprirà eccezionalmente le sue porte a Vinicio Capossela, al suo progetto più anticonvenzionale, al gruppo italo-ellenico che l’ha accompagnato per oltre 70 concerti in Italia e in Europa, al colosso del bouzouki Manolis Pappos.

Il concerto di Vinicio Capossela è organizzato dalla Comunità San Benedetto al Porto di Don Andrea Gallo, un prete così poco convenzionale e sottomesso al potere da sembrare lui stesso un rebetiko genovese. I temi che sono cari alla Comunità, l’accoglienza, la vicinanza con i disarcionati dalla vita e i disprezzati, risuonano nel rebetiko come nelle canzoni che da sempre navigano in direzione ostinata e contraria.

SALA CHIAMATA DEL PORTO – Piazzale San Benigno
Giovedì 18 aprile

 

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