Così è (se vi pare) Roma
Così è (se vi pare)

“Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello in scena a Roma


Va in scena al Teatro degli Eroi di Roma, dal 7 all’ 11 gennaio, COSI’ E’ (SE VI PARE) di Luigi Pirandello con la regia di Marcello Amici e la sua compagnia “La Bottega delle Maschere”.

Dal 1997 (oltre 130.000 gli spettatori!) – organizzata dalla Compagnia Teatrale La bottega delle maschere diretta da Marcello Amici – Pirandelliana (Giardino di S. Alessio all’Aventino) è stata sempre uno degli eventi più importanti dell’Estate Romana. Cosí è (se vi pare) ela sua indagine esistenziale è la commedia che con I giganti della montagna ha riscosso l’unanime consenso degli spettatori della XXVIII edizione della Rassegna Teatrale 2024. 

«Parabola» (l’unica che mi sia veramente cara) fu definita da Pirandello la vicenda drammatica tratta dalla sua novella La signora Frola e il signor Ponza, suo genero, proprio per l’insegnamento morale che essa suggerisce: la storia dell’una (la signora Frola) che dice viva la propria figlia creduta morta dal genero e a lui ridata in moglie, ma come fosse un’altra donna, è altrettanto vera quanto la storia dell’altro (il signor Ponza) che afferma sia pazza la suocera, la quale ritiene viva la figlia, mentre è morta da quattro anni e quella che ha con sé è la sua seconda moglie.

La stanza della tortura, stavolta, è un salotto provinciale col suo brulicare di conformisti impiegati di prefettura e di signore irragionevoli e benpensanti. Tutti si muovono come marionette e si dilaniano in una innaturale ricerca della verità. Si fanno indagini, ma non esiste né il certificato di morte della figlia della signora Frola, né tantomeno quello di un secondo matrimonio del Ponza. La situazione potrebbe essere chiarita solo dalla diretta interessata: la signora Ponza. La donna si presenta, ma rende la situazione ancora più complicata, dichiarando di essere sia la moglie del Ponza, sia la figlia della signora Frola.

– Ah, no, per sé, lei, signora: sarà l’una o l’altra!

– Nossignori. Per me, io sono colei che mi si crede.

L’affinità artistica e intellettuale tra Pirandello e Leopardi rappresenta, nel suo genere, uno dei fenomeni più singolari e rivelatori di tutta la nostra letteratura. Una sintonia profonda, a livello di concezioni di vita, di giudizi sugli uomini e sul mondo, di prese di posizione sulla natura dell’arte e sul suo ruolo nel nostro tempo. Una sintonia per la quale non si è esitato a parlare di  «leopardismopirandelliano» e Marcello Amici, a volte. Pare che curi nella sua  regia un dialogo con  Leopardi cui Pirandello stia raccontando la sua teoria sulla ragione.

Comunicato Stampa: Maresa Palmacci


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