Bruxelles, 11 maggio 2013. “Nessuno Stato membro dell’UE è ormai immune dalla presenza delle mafie e dalle loro attività sul proprio territorio. Questa è diventata una sfida europea che dobbiamo affrontare e contrastare insieme”. Lo ha dichiarato Salvatore Iacolino, relatore permanente della commissione speciale contro la Criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro, a margine del voto con il quale è stato approvato il suo rapporto di medio termine.
“Nel rapporto approvato con una maggioranza ampia e con il sostegno di tutti i gruppi politici, abbiamo individuato le priorità necessarie per creare una road map di efficace contrasto dei fenomeni criminosi a livello europeo e mondiale. L’avere stabilito il reato di associazione mafiosa rappresenta una opportunità politica decisiva. Questo richiederà specifiche disposizioni legislative che a oggi solo l’Italia possiede. Non possiamo pensare di combattere reati transnazionali se non cominciamo ad armonizzare le legislazioni degli Stati membri”.
“La criminalità organizzata persegue il profitto illecito e quindi tende a infiltrarsi nell’economia legale attraverso nuove attività, come il gioco illegale online e le scommesse sportive clandestine. Per questo dobbiamo ipotizzare ad esempio il reato di manipolazione sportiva”, ha illustrato l’eurodeputato.
“La dimensione europea e transnazionale della criminalità organizzata esige poi un rafforzamento della cooperazione giudiziaria e di polizia con i Paesi terzi resa oggi possibile con il Trattato di Lisbona. Occorre rafforzare – sempre a livello europeo – una legislazione che permetta la confisca dei beni della criminalità permettendone il riutilizzo a fini sociali”.
“Gli ambiti su cui intervenire sono molteplici: dobbiamo rafforzare le nuove tecnologie per meglio combattere il cyber-crime negli svariati ambiti in cui oggi opera; dobbiamo pensare a una legislazione più rigorosa in tema di sicurezza degli appalti pubblici che escluda dalle gare chi abbia condanne definitive per reati legati ad attività criminali; dobbiamo educare i partiti politici al concetto di responsabilità attraverso un rigoroso codice etico unito a una legislazione per prevedere e vietare il voto di scambio come anche il reato di riciclaggio e di auto-riciclaggio”.
“Va infine intensificata la lotta alla corruzione, che costa nel mondo circa 770 miliardi l’anno, di cui 120 solo in Europa e che, specialmente in questo periodo di forte crisi economica e finanziaria, sottrae risorse economiche ingenti che potrebbero essere destinate alla crescita e allo sviluppo. La criminalità organizzata è un reato transnazionale ed è una minaccia per i cittadini e l’economia europea, per le sue imprese e le istituzioni statali. Per questo motivo va contrastata creando una positiva cooperazione a livello europeo e con i Paesi terzi (compresi i paradisi fiscali)”, ha concluso Salvatore Iacolino.