Comune di Sabaudia
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Elezioni Sindaco di Sabaudia un rebus da risolvere


Il prossimo 9 e 10 giugno i Sabaudiani ritorneranno alle urne per eleggere il nuovo Sindaco, che durerà in carica per i prossimi 5 anni. Sulla carta si parla di 15.614 elettori aventi diritto ma agli effetti i dubbi per una partecipazione compatta sussistono, in quanto nella recente tornata del 26-27 maggio scorso ne sono mancati all’appello circa 5.000. E che dire? Nonostante una robusta campagna elettorale con tanti striscioni pubblicitari, slogan, programmi sbandierati, come in nessun’altra campagna amministrativa che si ricordi. C’è da dire che l’astensionismo c’è stato, infatti l’affluenza alle urne è stata registrata al 69,38%, ora la speranza, almeno per i due candidati finalisti, Giovanni Secci e Maurizio Lucci, è quella di incrementare il bottino personale con l’adesione anche degli elettori incerti al primo turno. E’ il caso di considerare il tutto come un rebus o “ un terno all’otto”, perché una parte dell’elettorato si è dimostrato alquanto distaccato nella fase primaria in contraddizione con le amministrative di 4 anni fa, nelle quali l’affluenza ai seggi era stata del 77,81%. Ora i cittadini dovranno perciò scegliere tra i due esponenti politici del centrodestra, da un lato, Giovanni Secci, espressione delle liste, PDL, Destra, Moderati, Noi per Sabaudia, che ha ottenuto in complessivo il 30,20%, e Maurizio Lucci, espressione della coalizione, Lucci Sindaco e Fratelli d’Italia, arrivato al 26,25%. In queste votazioni, come evidente novità, il successo personale riscosso dalla neoformazione “Cittadini al lavoro”, guidata da Giada Gervasi, pervenuta al discreto risultato dell’11,80%. A seguire, con l’8,92%, Roberto Bordignon della coalizione civica “VivaSabaudiaViva”, perciò Vito Di Ventura, candidato per “Lista civica per Sabaudia” e “L’altra Sabaudia” con il 7,55 %, ed inoltre Antonio Ciriello con la lista “Sabaudia Futura”, che ha ottenuto il 5,51%. Poi, Stefano Menin candidato sindaco di “Rifondazione Comunista”, che ha preso il 3,58%, Moreno Calabrese per “Sabaudia in movimento”, che ha raggiunto il 3,42% e Rosa Di Maio della lista civica “La Sveglia”, che si è attestata sul 2,72%.

Al di là delle alleanze stipulate e di quelle non concordate, il compito del voto toccherà ancora una volta ai cittadini, proiettati a dovere decidere per un duello elettorale con due antagonisti, che hanno la comune caratteristica di provenire dallo stesso schieramento di centrodestra.


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