Roma, 12 agosto 2013. Per celebrare in modo creativo il 700° compleanno di Giovanni Boccaccio, la Società Dante Alighieri – tramite la redazione di madrelingua – ha progettato il concorso Il Decameron in 100 tweet (vedi Tempo d’Europa del 2 agosto 2013).
L’obiettivo è riassumere il capolavoro di Boccaccio in versioni di 14000 caratteri ciascuna (140 caratteri di un twoosh per 100 novelle).
Tra il 1° agosto e l’inizio di novembre la redazione pubblicherà ogni giorno due twoosh: uno narrativo e uno in metrica, per 100 giorni. Il premio per i 10 tweet/twoosh selezionati dalla giuria del concorso sarà un dizionario Devoto Oli e la tessera ‘Dante’ per il 2014.
Si partecipa inviando twoosh (tweet “perfetti” di140 caratteri esatti, spazi inclusi) o tweet che riassumono una o più delle 100 novelle, tra il 1° agosto e l’8 novembre 2013, su twitter.com/la_dante o su facebook.com/sdaMadrelingua, sempre citando l’hashtag #14000DB. Digitandolo, si aprirà una pagina Twitter con tutti i contributi giunti finora.
La scelta di Twitter, per il progetto, aveva l’obiettivo, apparentemente già raggiunto, di dimostrare che il web può riservare sorprendenti capacità poetiche e di innovazione, anche nel trattamento di testi molto classici secondo i canoni della contemporaneità.
Pensa all’innovazione e alla creatività il vicepresidente della “Dante”, Paolo Peluffo, quando parla delle attività in cantiere per il prossimo autunno: «Promuoveremo soprattutto iniziative dedicate alla poesia, così profondamente legata all’identità linguistica italiana e ambito privilegiato dell’innovazione linguistica. Ringraziamo il ministro Bray che, il 9 agosto, ha inviato un suo ‘twoosh’; ci ha dato un esempio su quale debba essere il modo per mantenere vitale la nostra cultura: contribuire direttamente con i propri contenuti. La partecipazione del Ministro al concorso ‘Il Decameron in 100 tweet’» prosegue Peluffo «ci incoraggia dunque a procedere sulla via della creatività e della rete».
E’ dello stesso avviso il segretario generale della “Dante”, Alessandro Masi: «In questi anni di accelerazione e nel pieno sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza, la nostra organizzazione veste i panni virtuali di una ‘Dante 2.0’, che intende consolidare la sua presenza nei social media promuovendo nuove riletture dei classici».
«La familiarità con il Web aiuta a non trascurare alcuna possibilità», conclude l’ideatore del progetto, Massimo Arcangeli: «Le nuove tecnologie permettono di sperimentare nuove (o rinnovate) forme letterarie d’avanguardia. Bastano 22 battute, barra di separazione fra i versi e spazi inclusi, per digitare l’ungarettiana Mattina (“M’illumino / d’immenso”)».