Promised land
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Promised land tra Roma e Sabaudia


Nella mattinata odierna si tiene all’Università di Roma Tre il primo incontro internazionale, finanziato dalla Fondazione Europea per la Scienza (ESF-European Science Foundation), che prende in esame la storia e l’attualità degli esperimenti di fondazione di città e borghi rurali nel Mediterraneo durante il XX secolo.

Il titolo del workshop è “Promised Lands”, terre promesse, parole evocative di un valore prima che politico, religioso ed esistenziale di questa fondamentale vicenda che ha visto l’Italia protagonista, una volta tanto in positivo.

L’incontro guarda, per la prima volta, alle città di fondazione realizzate nella Pianura Pontina, in funzione della ricerca di una identità politica e sociale dell’Europa e dell’intero bacino del Mediterraneo. Interverranno storici, architetti e scienziati sociali provenienti dai principali Paesi del Sud Europa e della sponda Nord del Medio Oriente e del continente africano. Nella giornata inaugurale del giorno 8 ottobre, alle 18.00, presso l’università Roma Tre sono previsti anche gli interventi del docente Giorgio Muratore assieme allo studioso Antonio Pennacchi. La questione della colonizzazione oggi è più attuale che mai, di fronte ai problemi derivati dai flussi migratori delle popolazioni e dalla crisi politica dell’Europa e degli Stati che si affacciano sul Mediterraneo.

I partecipanti al workshop, mercoledì 9 ottobre, saranno a Sabaudia, presso il Centro di Documentazione Angiolo Mazzoni, a partire dalle ore 9,30, dove saranno accolti dal Sindaco Lucci. Sulla particolare riunione, l’assessore Gelardi si è così espressa: “E’ un onore per Sabaudia ospitare questo workshop internazionale che vede la partecipazione di diversi ed importanti enti universitari europei, Roma Tre, ULB di Bruxelles e UNED di Madrid, tra le altre. Sabaudia ancora una volta è al centro degli studi di professionisti per la sua unicità architettonica e questo non può che renderci orgogliosi del patrimonio che ci è stato consegnato e che abbiamo il dovere di conservare e valorizzare”. E’ il caso di sottolineare come, dopo le riuscite e apprezzate mostre razionaliste, organizzate dal Comune di Sabaudia a cavallo degli anni 2000 a Londra, Lille-Roubaix, Bordeaux, Marseille, Ferrara, che hanno pubblicizzato in Europa e negli USA il valore culturale della suggestiva architettura della seconda città dell’Agro Pontino, si apre una nuova fase con l’inserimento di varie tematiche, alcune delle quali molto sentite nel nostro tempo.

 


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Un commento

  1. Prof. Axel Fisher

    Caro sig. Tieghi, cara redazione di radiowebitalia.it,
    a nome mio e dei colleghi organizzatori di questo evento (prof. Simone Misiani – Università degli Studi di Teramo; prof. Cristobal Gomez Benito – UNED-Madri; prof. Gaetano Sabattini, Università Roma Tre), ringrazio per l’interesse dimostrato e la diffusione di queste informazioni.
    Mi preme tuttavia segnalare che questo evento non è stato finanziato dall’Unione Europea, bensì dalla Fondazione Europea per la Scienza (ESF-European Science Foundation).
    Prego di inserire le dovute correzioni.
    Cordiali saluti.

    Axel Fisher
    maitre de conférence
    Faculté d’Architecture laCambre-Horta (ULB, Bruxelles)