Shannon Wright
Shannon Wright

Colpo grosso al Tender : in concerto Shannon Wright


Colpo grosso al Tender che per l’appuntamento di giovedì 13 febbraio cala l’asso Shannon Wright. Cantautrice e polistrumentista tra le più talentuose del folk-rock a stelle e strisce, la primula di Jacksonville approda a Firenze a pochi mesi dall’uscita di “In Film Sound”, quello che potrebbe essere definito il suo album più feroce. Lo si capisce subito dall’opener “Noise Parade” in cui la nostra sfoggia un sound roccioso ed intenso, quel muro di suono che è ormai il marchio di fabbrica di Shannon.

“In Film Sound” arde di un’immediatezza febbricitante, una sorta di volontà diretta tanto grezza quanto calibrata. Il vostro brano preferito potrebbe cambiare ad ogni ascolto, sia esso il semplice dondolare di “The Caustic Light” che s’infila poi in un attacco caotico di chitarre e ritmi atonali, sia la struggente cantilena pianistica di “Bleed” traboccante di un senso di stupore e di perdita che fanno battere forte il cuore. Il songwriting della Wright è sempre stato onesto e personale – mai è stato contaminato dai capricci delle tendenze attuali – ed il suo stile chitarristico continua a risplendere, spesso più pesante che mai.

Anche l’intensità della sua voce sembra figlia di altri tempi, e il suo senso dell’armonia e del ritmo spesso alludono a qualcosa di inquietante che sta per accadere, un sentimento pericoloso ed esplosivo che permea ed, infine, definisce “In Film Sound”. L’album è stato registrato a Louisville nel Kentucky da Kevin Ratterman (My Morning Jacket, Andrew Bird, Maserati) e masterizzato da Bob Weston ai Chicago Mastering Services.

In poco più di dieci anni, questa timida americana ha imposto la sua presenza nel cuore del pubblico del rock indipendente e ha consacrato il suo nome, convincendo anche la stampa specializzata, che non esita a paragonarla per statura a PJ Harvey o Björk.

La sua personalità introversa, il suo rifiuto per mode passeggere e stereotipi, la sua integrità, hanno contribuito a costruire la sua fama passo dopo passo, grazie ad una discografia in continua evoluzione, esplorando sempre nuovi territori musicali. Tra le tante collaborazioni, impossibile non ricordare quella con Yann Tiersen.

Dopo l’unica data italiana al Mood di Cagliari in compagnia degli Shipping News Kyle Crabtree e Todd Cook, questa volta Shannon chiama al suo fianco il batterista Sasha Tillotta (Three Second Kiss) alla batteria.
Giovedì 13 febbraio 2014 – apertura ore 21,30 – concerto ore 23
Tender Club – via Alamanni, 4 – Firenze
Giorni intensi per i livornesi Appaloosa. A dicembre sono partiti per un lungo tour europeo li ha portati in Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo. Giusto il tempo di rientrare alla base ed eccoli di nuovo in pista, per presentare l’ultima fatica discografica “Trance44” – Black Candy Records – anticipata dal singolo “Deltoid”.
La band attualmente è composta da Niccolò Mazzantini, Marco Zaninello, Dyami Young e Diego Ponte – che dall’estate 2013 sostituisce Michele Ceccherini, al basso per cinque anni. Tra i collaboratori di questo nuovo album figurano Simone Di Maggio, Rico (Uochi Toki) e Marina Mulopulos.
Se le registrazioni vogliono trasmettere l’idea di una linea sonora legata all’ipnosi e alla psichedelia, la dimensione live fa esplodere le trame musicali dell’album. Nelle anteprime di dicembre gli Appaloosa hanno dato vita anche a uno spettacolo visivo fatto di immagini e luci.
L’espressione “Trance44” in principio è nata come semplice titolo di uno dei brani. Solo in seguito la band ha deciso che quella traccia rispecchiava a pieno l’idea che la formazione voleva trasmettere: canzoni basate su ritmiche ossessive, serrate e dinamiche, contornate da sintetizzatori e da campionamenti con influenza orientale alternate a passaggi più “atmosferici”.
Un album concepito quasi come una suite, che cambia di intensità e ambientazione per tutta la sua durata. Lo stesso concetto che gli Appaloosa cercano di riprodurre nei loro live.
E dalla West Coast toscana arriva anche Ufo, che di mestiere farebbe il bassista degli Zen Circus ma che da sempre si diletta anche nei panni di dj. Ammassa vinile in vari formati ma predilige i 45 giri. Escludendo il neomelodico e la musica andina, passa praticamente di tutto. Il suo invito è “vieni lì e tu’ balli, semplice”. A scaldare la pista ci pensa Fritz Orlowski dj.
Venerdì 14 febbraio 2014 – apertura ore 21,30 – concerto ore 23
Northern soul, r&b, modern soul e boogaloo per la Hang On Tender di sabato 15 febbraio, un must della nightlife fiorentina dedicato ai fan della scena soul brit 60/70.
Al power pop – punto d’incontro tra il rock degli Who e le melodie dei Beach Boys – attingono a piene mani gli Ex-Teens, frugando nei cassetti di Undertones, Nerves, Romantics… Aggiungendo del proprio, chiaro. Alla band genovese l’onore di aprire la serata. Che come di consueto continua in un vortice di danze e dj.
Da La Superba Mod Club ecco i vinili di Paolo Zironi, dallo staff di Milano Mods arriva invece Dj Henry: giornalista, autore, conduttore radiofonico. E ancora, Alberto “Folpower” Zanini, mod pordenonese che dalle consolle dei club più eccentrici “shakera” cocktail soul e affini, rigorosamente in analogico. Last but not least Fulci, resident Tender.
Sabato 15 febbraio 2014 – apertura ore 21,30 – concerto ore 23

 


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