Stromae
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Stromae, entra nella TopTen dei dischi più venduti in Italia


Anche la classifica ufficiale degli album più venduti in Italia questa settimana celebra STROMAE, l’artista vera grande rivelazione al Festival di Sanremo.

Secondo la classifica ufficiale GFK Retail & Tecnology dei dischi più venduti in Italia STROMAE entra in Top Ten (in ottava posizione precisamente) con il suo disco “Racine Carée”, unico artista internazionale in Top Ten insieme a Bruce Springsteen.

Ma non è tutto, l’album infatti è primo nelle chart italiane dei maggiori store digitali, iTunes e Amazon, e anche su Spotify, il servizio di streaming musicale.

Il pubblico italiano ha avuto la possibilità di conoscere STROMAE la scorsa settimana prima al FESTIVAL DI SANREMO, dove ha presentato una toccante versione di “Formidable”, dopo a CHE TEMPO CHE FA, dove oltre a “Formidable” ha interpretato il singolo attualmente in rotazione radiofonica “Tous les memes”.
Da allora i due brani stazionano tra i primi 15 più scaricati in Italia su iTunes precisamente al 3° posto “Tous les memes” e al 15mo “Formidable”.

Paul Van Haver, questo il vero nome di STROMAE, grazie soprattutto al suo secondo album “Racine Carée” (oltre 2 milioni di copie vendute e numerosi premi vinti) si è conquistato di diritto il rispetto di pubblico e critica come erede di chansonnier come Charles Aznavour e Jacques Brel.

Questo 29enne cantautore belga parla alla e della sua generazione come nessun altro. STROMAE si definisce un artigiano della musica, appassionato di suono (ha studiato per diventare fonico), di immagini (quando pensa ad una canzone non riesce a non pensare allo stesso tempo alla musica, al testo e al video che la comunicherà) e di immagine (la moda che da solo disegna e crea).
La musica, e tutto il mondo visivo che la circonda, sono il suo mezzo d’espressione più congeniale: unisce Daft Punk (band che in Francia è stata battuta da lui nelle classifiche) e Brel, ma anche Bizet e Miriam Makeba trasformando il tutto in un sound ricollegabile solo a lui, e a nessun altro.

Nella musica di STROMAE si fondano insieme la chanson Française, il suono dell’hip hop e dell’electrodance, le percussioni africane e le melodie più romantiche, il tutto accompagnato da testi che raccontano storie di migliaia di meticci della sua città (Bruxelles), storie d’emigrazione, povertà, colonie, differenze, storie di ieri e di oggi, utilizzando un linguaggio sempre curato e lontano da certe sguaiatezze hip-hop.
STROMAE (le sillabe invertite di “maestro” in verlan, il gergo francese, scelto perché, come racconta lui stesso, “Maestro” suona pretenzioso mentre “STROMAE” suona più ridicolo) canta il mondo che vorrebbe e il mondo non solo lo comprende ma gli affida il ruolo di porta bandiera di una nuova generazione pronta a cambiare tutto quello che non va più bene (forse anche per questo la Francia lo ha appena eletto “Artista dell’anno”).

 

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