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Intervista ai Punkreas. ’25 anni di carriera con un nuovo disco: Radio Punkreas’


‘Il Mondo’ feat. Piotta è il nuovo singolo dei Punkreas estratto da ‘Radio Punkreas’, un disco di cover di canzoni italiane che rappresenta un tuffo nella memoria sonora della band, pensato per portare in superficie alcuni frammenti sparsi della loro identità. Musicale e non.
Quasi tutti i brani vedranno la partecipazione di ospiti scelti tra gli autori ed esecutori originali (Alberto Radius, Samuel Subsonica, Bunna Africa United, El Tofo T.A.R.M., Freak Antoni Skiantos e altro) e artisti – come il Piotta – che si sono prestati a una rilettura di vecchi classici.

Abbiamo incontrato il gruppo in occasione dell’uscita del disco per un’intervista in cui ci hanno raccontato tutto quello che c’è da sapere sui Punkreas!

Ciao Ragazzi e benvenuti su Radio Web Italia!
Il 1990 è l’anno del vostro esordio con “Isterico”. Dopo 25 anni di attività, come siete cambiati dal vostro esordio ad oggi?

Ci siamo formati nel 1989, alla fine del secolo scorso. C’era ancora (per poco) il muro di Berlino, non c’erano cellulari, non esisteva internet, niente FaceBook, né WhatsApp o Istagram. Perciò direi che tutto sommato siamo cambiati meno noi del mondo che ci circonda. Il che non è necessariamente una cosa positiva.

A quale album potete dire di essere più affezionati?

Paranoia e potere. Un album a cui non cambierei una nota.

La vostra è una carriera ventennale, come vivete il rapporto con la tecnologia, ormai imperante sia nel modo di “fare” musica sia nel “promuoverla”?

Facendo di necessità virtù, ma ultimamente ci siamo rassegnati all’idea di cercare collaboratori tra i nativi digitali. Da molti punti di vista, l’irruzione del digitale nella produzione e promozione musicale è stata una sciagura, soprattutto per l’ambiente alternative. Basta fare una rapida ricerca e confrontare lo stato della musica indie negli anni 90 con il panorama odierno.

Adesso paliamo del nuovo disco: “Radio Punkreas”, un disco di cover di canzoni italiane. Raccontaci come è partita l’idea per questo album e cosa rappresenta per voi?

Una pausa ristoro, di quelle che si facevano una volta durante le marcialonghe campestri. E’ 25 anni che corriamo, avevamo voglia di fermarci un attimo, rilassarci, divertirci, prendere ispirazione da artisti che amiamo, e rendere loro omaggio. Nessuno o quasi in Italia è disposto ad ammettere il valore di altri artisti italiani. Fa poco figo. Ma noi abbiamo una certa età. Non ce ne frega niente di sembrare fighi.

Ad aprile è uscito il nuovo singolo “Il Mondo” feat. Piotta, disponibile su iTunes e in tutti i principali store digitali. Come è nata questa collaborazione?

Su una nave di GreenPeace, durante un’azione dimostrativa. Lì Pale e Cippa hanno conosciuto Piotta e Luca Zulu in una situazione un po’ particolare ed estrema. Non è un caso che abbiamo invitato Luca per Polenta & Kebab e Piotta per Il mondo. Tra l’altro scoprendo che il Piotta aveva avuto modo di conoscere Jimmy Fontana da piccolo, e che da tempo desiderava rendergli omaggio. Grazie Green peace!

La collaborazione con Piotta non è un caso isolato, quasi tutti i brani, infatti, vedono la partecipazione di diversi ospiti. Volete parlarcene …

Bhè, è stato naturale invitare gli autori originali dei brani per un featuring. Tutti sono stati contenti dell’idea, molti hanno accettato di venire in sala da noi o di mandarci il loro contributo (maledetta/benedetta tecnologia). La nostra idea era anche di far dialogare tra loro autori e interpreti lontani per ambiente, genere, età. Noi siamo da sempre – complice il nostro nome – incasellati in un genere, e la cosa ci va sempre più stretta. Con questo album volevamo anche dire che la musica non si incasella, e non si giudica dall’etichetta. E’ stato grande ricevere i migliori complimenti per la nostra versione de “Il mondo” da punkettoni con la cresta.

Sempre ad aprile è partito il Radio Punkreas Tour. Uno spettacolo nuovo e diverso. Che atmosfere si respirano durante i vostri concerti?

I punkettoni con la cresta – che pure amiamo – sono sempre meno e cominciano ad assomigliare ai panda. Ci troviamo sempre più spesso di fronte a un pubblico nuovo, spesso timido, abituato alla passività, a cui hanno insegnato a non calpestare le aiuole. All’inizio eravamo un po’ spaesati. Adesso è un godimento vedere che piano piano si sciolgono, fino a lasciarsi andare completamente al pogo e alla festa. I più temerari si avventurano sul palco, e anche se dopo un po’ dobbiamo scacciarli, noi che abbiamo avuto sempre il palco invaso dal pubblico, non possiamo che esserne felici. Se c’è qualcosa che ancora possiamo comunicare a un pubblico giovane è questo: non rispettate le barriere, i divieti assurdi, il consumo ebete e acritico. Fatelo da noi. E poi riprovateci a un concerto di Emis Killa.

Questa estate sarete in tour, avete qualcosa di nuovo in programma per questo autunno?
No, porteremo in giro questo tour fino a fine inverno. E intanto prepariamo il nuovo disco.

Concludendo, in un panorama musicale dominato dai protagonisti dei talent show, come può un giovane artista continuare a crederci? Cosa consigliate dopo 25 anni di esperienza in questo settore?

Consigliamo di farsi suore: potreste in questo modo ricevere gli apprezzamenti di J-Ax .

Forse persino quelli di Pelù.

Siamo arrivati a fine intervista. Un saluto dallo staff di Radio Web Italia!

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