Umberto Fabi e Ottavio Sicconi
Umberto Fabi e Ottavio Sicconi

“Scenari armonici” dove Umberto Fabi racconta delle foibe


Il quinto tour artistico denominato “Scenari armonici”, a cura del versatile attore Umberto Fabi, sta proseguendo in diverse località italiane sotto il coordinamento di Marco Formato.
I differenti temi affrontati, ovvero magistralmente recitati dall’artista emiliano Fabi, attengono a vicende storiche e letterarie del secolo scorso, con una particolare attenzione nei confronti delle foibe, della vita di D’Annunzio, di quella di Carducci, per concludere il programma con la rievocazione dell’eccentrico personaggio di Valentino.
Di effetto, quanto avvenuto il 12 agosto scorso, a Sabaudia (LT), presso il l’accogliente ristorante Ser Jack, dove l’attore Fabi ha recitato il copione “Storia Tragica Istriana”, nel corso di una significativa serata finalizzata a trattare l’argomento delle foibe, promossa con la collaborazione dello storico di Sabaudia, Alfredo Urbinati.
Ed in questo contesto, un adeguato risalto è stato dedicato al personaggio femminile di Norma Cossetto, una figura giovanile di rilevante spessore, che all’età di soli 23 anni ha perso la vita, in quella tragica e inspiegabile circostanza delle foibe. A rendere più accentuato il clima della ricostruzione della terribile vicenda, la presenza in sala di Ottavio Sicconi, noto personaggio latinense originario dell’Istria, che mediante le sue parole ha contribuito a descrivere il personaggio della ragazza vittima delle foibe, da lui stesso conosciuta. All’inizio, Fabi, analizzando le fasi storiche degli anni ’40, attraverso un’adeguata ricostruzione in prosa ed in versi e attraverso documenti storici, ha raccontato di alcuni momenti della vita di questa bella ragazza, dalla condizione giovanile fino alla tragica caduta in mano dei suoi “carnefici”. E volendo riprendere l’intera vicenda, tra i termini espressi nel corso della drammatica interpretazione personale, quelli di “ voragine”, “salti di 100 metri nel vuoto”, “ bella che casca giù intera nel pozzo”, “uomini imbestialiti senza anima che sbranano i loro simili”; un’interpretazione toccante e nel contempo poetica di una vicenda drammatica che ha colpito tanti istriani rei essere considerati ostili da quel regime basato solo sull’odio. Da parte sua, Ottavio Sicconi ha ricordato alcuni episodi dell’esperienza giovanile vissuta a contatto con Norma Cossetto, accentuando le doti culturali e umane di questa valida studentessa di Lettere, originaria della località di Parenzo, nella Terra Rossa. Ed in proposito a quegli anni ha ripreso il racconto riferito ad una gita scolastica nella quale l’universitaria si era fatta carico di accompagnare un gruppo di studenti, ragazze e ragazzi, tra i quali lo stesso Sicconi. Una ricostruzione puntuale, che ha commosso l’attento pubblico presente alla manifestazione dell’attore Fabi, nella quale si è anche detto della triste fine del padre e dello zio della giovane, anche loro accomunati dall’ingiusta morte nelle foibe.

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