Kevin Costner
Kevin Costner

Kevin Costner festeggia 60 anni


Kevin Costner spegne 60 candeline. L’attore e regista statunitense, diventato celebre grazie al film “Balla coi lupi”, è nato il 18 gennaio 1955 a Lynwood, in California.
Durante gli anni all’università ha iniziato prendere lezioni di recitazione. Dopo la laurea in economia e commercio incontra Richard Burton in aereo che durante un volo verso il Messico lo spinge a dedicarsi completamente alla carriera di attore. Costner si è trasferito a Los Angeles e per vivere ha fatto ogni genere di lavoro: dal camionista e guida dei tour alle ville dei divi fino a diventare attrezzista ai Raleigh Movie Studios.

L’esordio sul grande schermo è arrivato nel 1981 con un film che uscirà solo 5 anni dopo: “Indiziato di assassinio” di Howard Heard. In questi anni ha recitato in una serie di ruoli secondari.
Nel 1983 è nel cast del film culto “Il grande freddo” di Lawrence Kasdan, ma in fase di montaggio il suo ruolo di Alex, il cui suicidio permette la reunion di tutti i protagonisti, viene tagliato. Si vedono solo i piedi in una scena.
Nel 1985 ha avuto i suoi primi ruoli da protagonista in “Fandango” di Kevin Reynolds e in “Silverado” di Lawrence Kasdan. Nell’87 arriva la parte dell’incorruttibile agente federale Eliot ne “Gli intoccabili” di Brian De Palma.

Nel 1990 ha fondato la sua casa di produzione, la Tig Productions e fa la sua prima esperienza da regista con un film cult come “Balla coi lupi”.
Nel film che ha segnato il grande ritorno del western a Hollywood, Costner si è ritagliato anche il ruolo del giovane ufficiale John Dumbar, amico dei pellerossa. La pellicola è stata un successo enorme di pubblico e critica.
“Balla coi lupi” è stato premiato nel 1991 con ben sette Oscar, tra cui quello come miglior film e quello per la regia a Kevin Costner. Inoltre si è aggiudicato tre Golden Globe e un Orso d’argento a Berlino.

Sull’onda del successo ha interpretato “Robin Hood – Il principe dei ladri” e “Guardia del corpo”, film campione di incassi dove recita la parte di un bodyguard incaricato di difendere Whitney Houston.
Nel 1992 è protagonista in “Jfk” di Oliver Stone dove ha il ruolo del procuratore Jim Garrison. Poi recita in “Un mondo perfetto” dove secondo i critici ha dato una delle sue migliori prove d’attore.
Con “Waterworld” (1995) torna al kolossal e con “L’uomo del giorno dopo” si rimette dietro la macchina da presa. Ma i due film, costosissimi e da lui prodotti, si rivelano due flop enormi al botteghino.
Negli anni 2000 ha interpretato molte commedie ma anche film impegnati come “Thirteen Days” e thriller come “Il segno della libellula”. Con “Terra di confine” ha firmato la sua terza regia tornando al western.

Gli ultimi ruoli di Costner sono quello di un agente Cia colpito da una malattia incurabile in “3 days to kill” e quello di un nonno legato alla nipotina di colore in “Black and white” di Mike Binder.

La rinascita di Kevin Costner è arrivata grazie alla tv. Il suo ruolo da protagonista nella miniserie “Hatfields & McCoys” di Kevin Reynolds gli è valso un Emmy, un Golden Globe e uno Screen Actor Guild Award.
In carriera, oltre a tanti premi importanti, ha ricevuto anche quattro ironici Razzie Awards, tre come peggior attore protagonista per “Robin Hood”, “Wyatt Earp” e “L’uomo del giorno dopo” e uno come peggior regista per “L’uomo del giorno dopo”.

Nel 2007 Costner ha intrapreso una parallela carriera da musicista. Suona la chitarra nella sua “Kevin Costner and Modern West”, una band che ha pubblicato un disco nel 2010 e che spesso è in giro per il mondo in tour.

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