J-Ax
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J-Ax racconta la filosofia del suo nuovo album


“Sono sempre stato un pesce fuor d’acqua… A scuola, ero quello bullizzato perché mi piacevano i computer e i fumetti e non il calcio o lo scooter… Io sono quello della frazione di 1.738 abitanti, io sono quello che veniva cacciato dalle discoteche perché sembravo un punkabbestia e dai centri sociali perché ero un tamarro. Sono un looser e tutte le mie esperienze e le sconfitte da loser mi hanno indicato come arrivare qui, in questo momento, e camminare tra le strade della più grande città del mondo. Felice. Ho vinto”. Così in un trailer postato su Youtube J-Ax racconta la filosofia del suo nuovo album, in uscita il 27 gennaio, che non a caso si intitola ‘Il bello d’esser brutti’.
“Questo disco mi mette a nudo come non mai. In questo album ho davvero aperto il cuore”, sottolinea il rapper, che all’anagrafe è Alessandro Aleotti. Nelle 20 tracce di ‘Il Bello d’esser Brutti’ l’autore si racconta in effetti come mai prima d’ora. Ricco di contaminazioni tra generi differenti (rap, rock, reggae, punk, pop, soul e indie), l’album introduce chi ascolta in una sfera più intima rispetto ai precedenti lavori dell’artista, tra l’interiorizzazione del passato e la consapevolezza del presente.

“A una settimana dall’uscita de ‘Il bello d’esser brutti’ voglio parlare di una parte della mia bruttezza, ciò che vivevo quando ancora andavo alle superiori. Perché il ‘brutto’ non è semplicemente un concetto estetico, ma è anche uno stato sociale. A scuola non ero assolutamente un ragazzo ‘popolare’, anzi. Mentre tutti pensavano e parlavano di calcio io ero in fissa coi videogiochi. Mentre i miei compagni sognavano questo o quel motorino e come taroccarli io ero curvo a imparare a programmare e modificare i computer. Se la musica non mi avesse catturato oggi sarei un programmatore di app probabilmente”, racconta J-Ax.

“Quindi, se andate a scuola e avete una qualche passione che vi fa sentire diversi dalla massa non vi vergognate, e non abbiate paura di dovervi conformare. Coltivate il vostro amore anche per cose non ‘sexy’ come i linguaggi di programmazione e la matematica, anche voi ragazze! Perché, datevi un’occhiata in giro, il mondo è in mano ai nerd e ai brutti!”, sottolinea.

Moltissimi i colleghi e amici che hanno collaborato a ‘Il Bello d’esser Brutti’: naturalmente Fedez (che è anche il socio di J-Ax nell’etichetta Newtopia, che ha prodotto il disco), Club Dogo, Emiliano Valverde, Valerio Jovine, Nina Zilli, Il Cile, Neffa, Weedo, Thg, Beat freaks, Roofio, Max Pezzali, Steve Luchi ed Enrico Silvestrin. L’album è stato anticipato dal singolo apripista ‘Uno di quei giorni’ feat Nina Zilli, corredato da un video girato a Jacksonville, per la regia di Fabrizio Conte, che ha già superato il mezzo milione di visualizzazioni. Il nuovo album sarà seguito in primavera da un tour, che ha già stabilito un record: J-Ax sarà il primo artista a fare cinque concerti (gia’ sold out) in un mese all’Alcatraz di Milano.

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