Bruxelles, 19 aprile 2015. “Basta con le pigrizie e le lentezze dell’Europa. La Commissione europea dia subito il via libera a una task force, senza vincoli di spesa, per affrontare le tragedie che ormai quotidianamente si verificano nel Mediterraneo”. Così David Sassoli, vicepresidente con delega sulle politiche per il Mediterraneo del Parlamento europeo, commentando la strage di migranti avvenuta la notte scorsa. “Da mesi l’Italia chiede all’Europa maggiori investimenti sulle politiche dell’immigrazione e un impegno sostanziale sulla crisi libica. Ecco perché – continua Sassoli – deve essere accolta subito la richiesta del premier Renzi di riunire in settimana un vertice europeo. Solo con l’impegno di tutti sarà possibile mettere fine a queste tragedie nel Mediterraneo. Ormai non si può più rinviare – conclude il vice presidente del Parlamento europeo – la questione deve essere messa al primo posto dell’agenda europea”.
Per Manfred Weber, presidente del Gruppo PPE al Parlamento europeo, “il modo in cui stiamo gestendo la situazione nel Mediterraneo non può più continuare come prima. L’ultima tragedia dimostra ancora una volta che la Commissione europea e gli Stati membri devono agire con urgenza. Non è più possibile continuare il rimpallo di responsabilità. Gli Stati membri devono immediatamente mettere a disposizione più risorse e competenze per l’agenzia FRONTEX, anche per quanto riguarda il soccorso in mare e le missioni umanitarie. È inoltre necessario istituire nel Mediterraneo una missione di più ampia portata per il controllo delle frontiere e il soccorso in mare. La Commissione europea, che presenterà alla fine di maggio la sua strategia sull’immigrazione, dovrebbe rivedere le sue proposte in questo senso. Il Gruppo PPE discuterà già questo giovedì a Milano le proprie proposte”.
“La tragedia avvenuta oggi nel Mediterraneo, purtroppo storica per le sue proporzioni, non può più ripetersi. Basta chiacchiere dall’UE, vogliamo azioni concrete, come la convocazione urgente di un Consiglio UE straordinario sull’immigrazione e sulla situazione in Libia”, ha puntualizzato Giovanni La Via, presidente della commissione Ambiente del Parlamento europeo ed eurodeputato siciliano di Ncd. “Così come ha ben sottolineato papa Francesco proprio ieri, occorre maggiore impegno internazionale per far sì che non si perdano più vite umane. Le parole del Papa sono suonate come una premonizione prima della tragedia che è avvenuta questa notte. É il momento per l’Unione europea di aprire gli occhi su di una tematica che riguarda vite umane. Il Mediterraneo non può rappresentare il cimitero d’Europa, non possiamo consentire un’apocalisse”.
Secondo La Via “occorre convocare al più presto un Consiglio UE straordinario dedicato alla risoluzione del problema. Non è pensabile che l’Italia sia lasciata sola a se stessa. Il nostro Paese, con il Ministro Alfano in testa, ha già fatto la sua parte. Adesso tocca all’Europa fare in modo che i migranti vengano fermati prima ancora di partire, intervenendo direttamente in Africa. Occorre agire subito, soprattutto se pensiamo al fatto che, con la stagione estiva ormai alle porte, il flusso di migranti aumenterà esponenzialmente”.
“Dobbiamo reagire, e subito. <Mai più> ce lo ripetiamo a ogni nuova strage. Basta con i minuti di silenzio, basta con lo scaricabarile, bisogna attuare un pressing costante su Consiglio e Commissione perché a Triton subentri una operazione MareNostrumEU”, ha dichiarato Michela Giuffrida, eurodeputata del Pd.
“Ho proposto alla delegazione Pd e al gruppo S&D del PE di dar vita a una catena umana di solidarietà attorno al Parlamento a Strasburgo. Un segnale, umano e politico, di condivisione e sensibilizzazione per un dramma che da troppo tempo aspetta risposte”.
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