Isabella Ferrari
Isabella Ferrari

Isabella Ferrari al cinema con il film ‘La vita oscena’ diretto da Renato De Maria


“Sono piena di dubbi, ho le mie insicurezze, le mie insonnie, notti piu’ tormentate dei giorni”: con queste parole Isabella Ferrari si racconta in un’intervista a Grazia, il settimanale diretto da Silvia Grilli in edicola questa settimana. L’attrice aggiunge “ho una vulnerabilita’ che forse le altre non hanno. Credo che la bellezza sia questo: essere tutte una diversa dall’altra. Una donna bella non somiglia a nessuna. E ognuna ha la possibilita’ di scoprirsi bella davvero. A volte, quando mi guardo allo specchio, vedo un’anima fragile, che non sempre si piace”.

Isabella, dall’11 giugno al cinema con il film ‘La vita oscena’ diretto dal marito Renato De Maria, parla della fortuna di essere moglie appunto di un regista. “E’ una grande fortuna. Renato sa che deve lasciarmi il modo e il tempo per entrare e uscire dalle vite delle donne che interpreto. Ogni volta che finisco di girare io devo assolutamente fare ordine. Prendo l’aspirapolvere e pulisco, per ore. Butto via, riassetto, sposto. Ho bisogno di riappropriarmi di uno spazio interno, di ritrovare me stessa, dopo che sono stata un’altra persona”. La Ferrari e’ anche mamma di Teresa, Nina e Giovanni: “Ho un sacco di speranze per i miei figli, vorrei che studiassero perche’ e’ bellissimo e non perche’ e’ obbligatorio. Io non ho studiato affatto. Quel buco mi e’ rimasto a lungo. E un po’ c’e’ ancora, ci sara’ sempre. Ho provato a colmarlo, mi ha aiutato il lavoro, i grandi registi dai quali ho cercato di imparare tutto quello che potevo. E poi ho letto, letto tantissimo. E ho scritto ancora di piu’: ho un baule pieno di diari, dentro c’e’ ogni giorno della mia vita”.

SINOSSI: dall’omonimo romanzo di Aldo Nove, il film “La vita oscena” è un viaggio visionario e psichedelico. Rimasto solo, per lo sgretolamento improvviso della sua famiglia, Andrea (Clément Métayer) intraprende un viaggio alla ricerca della morte, ma finisce per trovare la vita.
Sulle ruote del suo skateboard Andrea inizia così un percorso allucinato, in cui la visione drogastica si sovrappone alla realtà, deformandola. In attesa di una fine che non arriva e non arriverà mai, attraverserà il fuoco onirico della dissoluzione, inseguito dallo sguardo della madre (Isabella Ferrari). Fino a trovare il senso più profondo della sua Vita Oscena.

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