Pagliaccio

Pagliaccio: l’intervista per il nuovo album ‘La Maratona’


A poco più di due anni di distanza dall’uscita di EroIronico, grazie al quale la band ha suonato in più di 200 live su tutto il territorio nazionale, Pagliaccio ritorna con il secondo disco dal titolo La Maratona, prodotto artisticamente da Ale Bavo, anticipato a febbraio dal singolo VaiVaiCiao e impreziosito dai feat. con Ex-Otago in Amore Cieco e Bianco in L’occasione.

Abbiamo raggiunto il gruppo per un’intervista dove ci raccontano il loro nuovo progetto discografico e tante altre curiosità solo per Radio Web Italia!

Ciao Ragazzi e benvenuti su Radio Web Italia!
Il gruppo nasce a Biella. Raccontateci come ha avuto inizio il progetto.
Ciao e grazie per l’ospitalità!
Il gruppo è nato ovviamente sulla base di esperienze passate. Io (Ale- Pagliaccio#1) e Marco (Pagliaccio#2) suonavamo già insieme in altri progetti. Abbiamo cambiato varie line up fino a trovare Marcolino (Pagliaccio#4) alla batteria, e di li ci siamo stabilizzati. Questa è la formazione definitiva dei Pagliaccio, attiva dalla data di presnetazione di Eroironico.

Pagliaccio: come è nata l’idea di questo nome? Quali sono i retroscena nella scelta?
Il nome rappresenta efficacemente quella che pensiamo sia l’essenza della nostra musica. A fronte di una musicalità di facile ascolto e con melodie piacevoli ed immediate c’è una parte testuale che pur giocando con l’ironia e il sarcasmo presenta contenuti intensi ed intimi. Il Pagliaccio come lo conosciamo, nasce per farti ridere, ma spesso ha un retrogusto melanconico, quasi drammatico. Ecco il motivo di questo nome, che ha molto a che fare con la nostra idea di “pop”: il carrozzone scintillante e piacevole, che ti diverte, ma che può anche farti pensare.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il vostro stile?
Le influenze per noi sono veramente tante e di genere diversissimi tra loro. Il rock’n roll dei classici (Beatles, Johnny Cash su tutti) il punk, il grunge, il crossover degli anni 90, l’hip hop. il trash metal, il cantautorato italiano classico, l’indie… Se dobbiamo pensare a un riferimento tra i cantautori italiani pensiamo più ai cantautori rock come Bennato, Graziani, anche Gaetano..piuttosto che ai più classici Battisti, De Andrè…

Adesso eccoci qui con il vostro secondo disco ‘La Maratona’. Prima di tutto da quale idea nasce il titolo?
L’idea nasce dal parallelismo inievitabile con la vita. La maratona è un evento sportivo bellissimo, che ha il grande pregio di mettere sullo stesso campo i campioni che lottano per il record del mondo e le persone normali che si impegnano duramente per arrivare al traguardo. Così, secondo noi è la vita. Si fa fatica, si suda, ci si scoraggia, ma alla fine si raggiunge quel traguardo, ed è ancora più bello perché si è faticato tanto per farcela.

Parlando sempre del disco: c’ è un filo conduttore che lega le dieci canzoni?
Si la fatica. Che è quello che caratterizza i nostri tempi moderni. Fatica di arrivare alla fine del mese, di costruirsi un futuro, di sentirsi importanti, di incidere sul mondo, di tenere in piedi i rapporti affettivi nonostante le difficoltà. Ecco, le tracce parlano di questo.

A poco più di due anni di distanza dall’uscita di EroIronico, grazie al quale avete suonato in più di 200 live su tutto il territorio nazionale, ritornate con il secondo disco. Come siete cambiati rispetto al primo album?
Credo che a livello di composizione siamo stati più maturi: Eroironico era stato un punto di partenza, perché avevamo inciso tutte le prime canzoni che avevamo scritto, e ci è servito a dire: “ok esistiamo”. La Maratona invece è più un punto di arrivo, anche se momentaneo, perché si porta inevitabilmente dietro i segni del percorso che abbiamo fatto fino a qui e delle scelte più ragionate e ponderate. Ma come ogni maratoneta, quando superi la linea del traguardo, pensi già alla prossima!

Avete vinto contest prestigiosi come Rock in Roma Factory, Mei Superstage a Faenza, Premio Tempesta Dischi al Premio Buscaglione a Torino, Indietiamo a Pesaro, Saluzzo Underground e altri ancora. C’è una manifestazione (o più manifestazioni) a cui siete particolarmente affezionati?
Beh sono state tutte sensazioni bellissime. Rock in Roma forse è stata la più inaspettata e che ha messo in palio una cosa davvero difficilemente raggiungibile: suonare sul Main Stage all’Ippodromo delle Capannelle prima di Passenger e Lumineers…una cosa davvero preziosa e rara.

Che atmosfera si respira durante i vostri concerti?
Mi piacerebbe per una volta essere dall’altra parte e viverla da spettatore Io penso che il live sia la nostra arma migliore, perché adoriamo farlo, perché siamo noi stessi e ci sentiamo a nostro agio. Cerchiamo di coinvolgere il pubblico, di essere diretti, sinceri, ci piace comunicare, non siamo di quelli che fanno il loro show a prescindere. Ci piace farci influenzare da quello che accade e cambiare, se serve, le carte in tavola. Inviterei anche un ipotetico nostro detrattore a un nostro concerto, perché sono sicuro che si porterebbe comunque a casa qualcosa.

Quando potremo ascoltare dal vivo le canzoni del nuovo disco?
Stiamo per uscire con le date del tour estivo, quindi invitiamo tutti a cercarci su www.facebook/com/pagliaccioofficial o sul nostro sito www.pagliaccio.org dove si troverà tutto!

Vi ringrazio per essere stati nostri ospiti e vi aspettiamo con le prossime novità su Radio Web Italia!
Grazie di cuore a voi! E speriamo di vederci a qualche live!
Ale- Pagliaccio#1

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