“Della fatal quiete”: il progetto di Beppe Giampà che veste di suono la poesia italiana dell’Ottocento


Un percorso improntato sulla contaminazione fra musica e letteratura, ecco come si potrebbe sintetizzare il cammino artistico del cantautore piemontese Beppe Giampà. Sì, perché questa è ormai la sua cifra stilistica, che lo rende più di un cantautore: un attento divulgatore di suoni e di poesia. È già riuscito in questa impresa (per niente semplice) pubblicando nel 2012 l’album I mattini passano chiari, in cui ha messo in musica i versi di Cesare Pavese, e con i reading dedicati a due grandi della letteratura americana come John Fante e Charles Bukowski. Ma ora Beppe ha deciso di lasciare il Novecento per aprire una porta sul secolo precedente, focalizzandosi sui versi dei grandi poeti italiani dell’Ottocento: Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, fino a Dino Campana. Il suo nuovo progetto musico-letterario si intitola infatti Della fatal quiete, dal primo verso della foscoliana Alla sera. Giampà ha deciso di donare alle poesie di questi autori una nuova anima e una prospettiva inedita, vestendole di melodia e suoni. Per finanziare il progetto ha scelto di coinvolgere il pubblico, attivando una campagna di crowdfunding che permetterà ai partecipanti di avere una serie di ricompense personalizzate.
Beppe, come mai hai deciso di prendere in considerazione le opere dei poeti italiani dell’Ottocento?
Arrivo da un album dedicato a Cesare Pavese e quindi alla poesia del Novecento. Andare indietro nel tempo, inoltrandomi tra le metriche più complesse dell’Ottocento, rappresentava una nuova sfida. L’impresa più ardua è stata infatti quella di musicare una poesia di quel secolo senza cambiarne una virgola.
Quale criterio hai usato nella scelta delle composizioni poetiche da musicare?
Ho seguito il richiamo artistico e sentimentale. Si tratta dei versi di cui mi sono innamorato sui banchi di scuola. Quelli che quotidianamente mi hanno sfiorato e ancora oggi mi colpiscono, a cominciare da L’infinito e Alla sera. Rileggendole nell’età della maturità assumono una forma nuova, donandomi sensazioni inedite. Alla sera è una delle mie preferite e il verso ‘della fatal quiete’ l’ho scelto come titolo perché oggi mi trasmette un’immensa pace interiore.
Oltre al disco, cosa riceveranno i partecipanti alla campagna di crowdfunding ?
Sul sito www.becrowdy.com c’è una lista dettagliata e ognuno, fino al 2 dicembre, avrà la possibilità di scegliere la propria ricompensa per aver sostenuto il progetto. Si potrà ottentere una copia del disco con dedica personalizzata, una maglietta, album presenti nella mia discografia. E poi c’è la possibilità di organizzare un concerto di presentazione del lavoro, anche nelle scuole, nelle biblioteche e negli spazi gestiti da associazioni culturali.
Credi che il crowdfunding possa rappresentare il futuro della discografia?
È molto probabile che diventi la forma di finanziamento del domani, un’alternativa al mercato discografico ‘ufficiale’, anche perché ti dà la possibilità di coinvolgere tutte le persone interessate a un progetto. Mi piace l’idea di fare rete per un bene comune e costruire con altri un nuovo lavoro.

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