Masai: esce oggi ‘Le Quarte Volte’

I Masai si conoscono dal 2013. Sono tre, lavorano insieme, suonano insieme. Tutto questo a Torino.
Sono accaniti masticatori di film, di notizie, di cazzate. Partono dal presupposto che tutto sia interessante, tutto sia fertile.

Va bene la letteratura, va bene la filosoia, va bene l’attenzione nella composizione, ma poi c’è la quotidianità che è incredibile, ci sono le persone, c’è quello che passa in tv e per radio, c’è il nonsense, l’assurdo, il grottesco. Soprattutto il grottesco, perché tiene i piedi per terra.
E ricorda loro quello che alla ine gli piace fare, ovvero burlarsi di quella massa informe di informazioni che macinano in ogni momento.

Tutto può diventare il testo di una loro canzone, proprio perché sono ricettivi a tutto tondo: discorsi, stralci di libri, aforismi di grandi pensatori o conversazioni su Skype.
C’è tanta di quella magia nelle frasi dette là fuori, che pare uno spreco di tempo scriverne di loro. Assorbono le informazioni, assimilano le parole che leggono o ascoltano per poi divulgarle, filtrate dal loro senso critico.

“Le quarte volte” è il loro primo album.
TRACKLIST
01 DALIA
02 HEINLEIN
03 UMBERTO
04 HUXLEY
05 JUNG
06 CHARLES
07 PKD
08 TROIA
09 PAOLO
10 SILVIO

BIOGRAFIA– I Masai si formano per caso a Torino nel 2013. Sono in tre, non più giovanissimi, decidono di non scrivere testi originali, ma di estrapolare e riadattare contenuti di trattati, interviste, dialoghi di film che perfettamente rappresentano lo spirito del trio.

Nella convinzione della ciclicità del tempo, periodicamente si trovano ad incontrare gli stessi dèmoni. A loro si sono affezionati e hanno inito con amare le loro parole portatrici d’ispirazione.

A fine gennaio 2014, dopo nove mesi dalla prima prova in assoluto, i Masai si trovano presso il Greenfog Studio a Genova e realizzano la loro prima registrazione: sette pezzi in presa diretta, ripresi tutti d’un iato. Il risultato è l’EP “Che problema c’è”, uscito a marzo 2014.

A febbraio 2016 esce, invece, il primo full-length album, intitolato “Le quarte volte”.

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