Cristiano De Andrè: si aggiungono nuove date al terzo capitolo del tour


Si aggiungono nuove date al terzo capitolo del tour di CRISTIANO DE ANDRÉ “De André canta De André”, con cui il cantautore omaggia il padre in occasione dei 50 anni dall’uscita del primo disco “Tutto Fabrizio De André”, album che già conteneva le intramontabili canzoni “La guerra di Piero”, “Via del Campo” e “Amore che vieni, amore che vai”.

Queste le prime date annunciate del tour “De André canta De André” (prodotto da Intersuoni Srl, divisione Booking & Management Unit BMU): data zero l’11 giugno al Teatro Comunale di Cagli (Pesaro Urbino), al via il 24 giugno dalla Cavea dell’Auditorium di Roma, il 7 luglio a Pistoia in occasione della “Notte Rossa” in collaborazione con Avis, all’interno di Pistoia Blues e il 23 luglio in Villa Arconati a Bollate (Milano).

Cristiano De André, unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano, attingerà dall’immenso repertorio di Fabrizio, interpretando sul palco i brani del padre contenuti nei progetti discografici di grande successo “De André canta De André – Vol. 1” (2009) e “De André canta De André – Vol. 2” (2010) e quindici nuove canzoni non ancora rivisitate, tra cui “La Guerra di Piero”, “Via Del Campo”, “Amore che vieni, amore che vai”, “Canzone per l’estate”, “Una storia sbagliata” e “Il bombarolo”!

Sarà accompagnato da una band d’eccezione composta da Osvaldo di Dio, Davide Pezzin (Ligabue) e Davide Devito, con la collaborazione di Max Marcolini (Zucchero) per gli arrangiamenti.

Oggi, martedì 26 aprile, esce l’autobiografia intensa e sorprendente di Cristiano De André “La versione di C.” (Mondadori Electa) dove, per la prima volta, il cantautore racconta il rapporto tormentato con il padre e con la famiglia, partendo dall’infanzia e portando alla luce un flusso cronologico di ricordi.

«‘De André canta De André’ è un progetto che mi ha permesso e mi permette di portare avanti l’eredità artistica di mio padre – scrive Cristiano De André nell’autobiografia (pag. 183) – caratterizzandola però con nuovi arrangiamenti che possano esprimere la mia personalità musicale e allo stesso tempo donino un nuovo vestito alle opere, una mia impronta. Mi auguro che così facendo la poesia di mio padre possa arrivare a toccare le anime più giovani, a coinvolgere anche chi non ascolta la canzone prettamente d’autore».

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