Mariangela Melato

Addio a Mariangela Melato, grande attrice di teatro e cinema


E’ morta nelle prime ore di stamattina in una clinica romana l’attrice Mariangela Melato. Aveva 71 anni. A confermare la notizia è confermata dal Teatro Stabile di Genova con il quale l’attrice milanese collaborava da tempo.

Dal teatro al cinema, fino alla radio e alla tv, musa di grandi registi e capace di portare sulla scena con esiti altissimi personaggi della tragedia greca, come Medea o Fedra di Euripide, e ruoli brillanti nella commedia musicale, come in ‘Alleluja brava gente’ di Garinei e Giovannini.

L’imprinting artistico a Mariangela Melato, milanese del 19 settembre 1941, lo ha dato Luca Ronconi. Con l”Orlando Furioso’ diretto dal regista piemontese infatti Melato si è affermata come attrice teatrale nel 1969, nonostante calcasse i palcoscenici già da 9 anni, recitando con Visconti, De Bosio e Crivelli. E da quel momento è iniziata una carriera che l’ha vista protagonista nelle principali produzioni teatrali, diretta oltre che da Ronconi, da Strehler, Sepe, Gaber e Lavia.

Intensa l’attività cinematografica che ha visto Melato musa di Lina Wertmuller, accanto a Giancarlo Giannini in pellicole entrate nella storia del grande schermo, come ‘Travolti da un insolito destino…‘, ‘Mimì metallurgico ferito nell’onore‘ e ‘Film d’amore e d’anarchia‘. Melato ha lavorato con i più grandi registi cinematografici, da Pupi Avati a Mario Monicelli, da Elio Petri (‘La classe operaia va in paradiso‘ e ‘Todo modo‘) a Luigi Comencini, Claude Chabrol, Giuseppe Bertolucci, Sergio Rubini, per citarne solo alcuni.

Numerosi i riconoscimenti che vanno da 8 David di Donatello a cinque nastri d’Argento e un globo d’Oro. Mariangela Melato era stata nominata Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

“Quando recitò la prima battuta del copione mi resi conto di essere davanti a un vero talento. Le dissi: ‘Signora Melato, lei è la più brava di tutti noi'”. Così la ricorda il regista Pupi Avati che sotto la sua regia debuttò al cinema nel 1970 proprio con ‘Thomas e gli indemoniati’. “Stavamo girando a Ferrara e avevo chiesto un’attrice di Milano bionda e con gli occhi azzurri – racconta il regista – e invece si presentò questa ragazza che all’epoca era bruna, con i capelli ricci e gli occhi bistrati. Rimasi molto sconcertato. Lei mi chiese se poteva aspettare e io le dissi che non l’avrei fatta girare. Ma Mariangela non si arrese e si sedette a un tavolino del bar nella piazza. Ogni tanto – prosegue il regista – mandavo qualcuno a vedere se c’era ancora, e lei era sempre seduta a quel tavolino, finché i camerieri, all’imbrunire, misero le catene ai tavolini e chiusero le saracinesche del bar. Ma lei era sempre lì”.

“Allora, intenerito da quella determinazione -racconta ancora Avati- le dissi che la parte l’avrebbe fatta lei. L’indomani si presentò sul set puntuale. Bastò che recitasse la prima battuta del copione perché mi rendessi conto di avere di fronte un talento vero. Le chiesi come si chiamasse e le dissi: ‘signora Melato, lei è molto più brava di tutti noi’. Con Mariangela nel 1980 facemmo l’unico musical della mia filmografia (‘Aiutami a sognare’, ndr) in cui lei cantava, ballava e recitava. Era la protagonista assoluta. Non c’è niente più del musical che gratifichi maggiormente un attore, perché lo mette alla prova su tutti i fronti. Vivemmo insieme anche la lunga estate del 1980, anche questa nel ferrarese”. (fonte: Adnkronos)

 

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