“Il mio approccio alla composizione è quasi “fotografico”. Cerco di imbottigliare le immagini, le sensazioni e le emozioni che possono scaturire da un’esperienza che ho vissuto o da una lettura che mi ha particolarmente colpito. Rispetto al mio debutto Notes From a Logbook, a parte il linguaggio (era molto forte la componente jazzistica e improvvisativa), l’approccio compositivo in Sul Sentiero degli Dei rimane lo stesso: il mio senso estetico è fondamentalmente lo stesso e quindi ben delineato a chi conosce la mia musica”. A nove anni di distanza dall’apprezzato debutto Notes From A Logbook, che colpì per la fusione di orizzonti musicali differenti, Oderigi Lusi torna con un lavoro a lui molto caro, un’operazione ambiziosa pubblicata da Baryton che nasce ancora una volta da un approccio “fotografico” alla composizione. Presentato dal vivo lo scorso 2015, Sul Sentiero degli Dei è un Melologo in otto quadri ispirato alla leggenda dei Due Fratelli di Vietri sul Mare (SA), composto da Lusi con versi di Varnadi, affidato al Demetra Ensemble e presentato dalle immagini del pittore Fernando Masi.
Affascinato dall’antica leggenda marinara, Lusi ha immaginato un percorso iniziatico in forma di Melologo: “Qualcosa di magico mi fece immediatamente buttare giù i titoli degli otto quadri che compongono la suite. Successivamente la musica si è generata attraverso il forte potere evocativo del racconto che rappresenta una metafora dai tanti risvolti: come percorriamo il sentiero del nostro cammino? Siamo coscienti lungo il viaggio? E lungo questo viaggio cosa facciamo per migliorare la nostra condizione di uomini?”. Gli otto quadri della suite hanno trovato poi una preziosa materializzazione nei versi e nella voce recitante del cantautore Luciano “Varnadi” Ceriello: “Nel comporre i versi ho lasciato che il pensiero viaggiasse tra le prosodie dei metri classici alessandrini, che si perdesse tra i versi sdruccioli, pari e tronchi dei settenari, che s’intrecciasse con le ardite strofe delle terzine incatenate e che giungesse a una definitiva pace tra i versi sciolti, seppur non sussurrati, adagiati su un guanciale di palindromi. E a tali versi… ho avuto il piacere di dar voce”.
Sul sentiero degli Dei (di Terra), Mare Nostrum (di Mare), Due fratelli (dell’ Uomo), Ninfa del mare (degli Dei), Spasimo del mare, Canto di Mors, Preghiera di Nettuno e Reminiscenza, questi i quadri eseguiti dal Demetra Ensemble (Catello Coppola, Maria Aiello, Sergio De Castris, Giuseppe Giulio Di Lorenzo, Luciano Varnadi Ceriello) che ha colto in pieno l’obiettivo artistico e personale di Lusi: “Evocare attraverso la mia musica quelle che sono le mie emozioni rimane sempre il mio “tentativo” di traguardo artistico. Credo che la funzione principale dell’arte sia quella di comunicare ed emozionare. Nel fare ciò il linguaggio non conta, in quanto rappresenta qualcosa che si reitera e che torna, quindi solo un mezzo. Ciò che conta veramente è la sincerità dell’artista. E’ solo attraverso quest’ultima che può nascere un’empatia tra l’artista e il pubblico. Se non c’è sincerità l’arte rimane un mero esercizio tecnico”.
Di origini irpine ma residente a Roma, Oderigi Lusi è uno dei compositori più preparati, eclettici e ambiziosi emersi negli ultimi anni in Italia. Dalla militanza con Osanna e Malaavia alla vittoria della Silver Medal ai Global Music Awards (USA) per Il Nuvolo Innamorato al primo posto al concorso internazionale di composizione per balletto Moderato Danzabile, Lusi ha sempre cercato di innovare i linguaggi classici attraverso le sue passioni musicali e culturali, come dimostra il nuovo melologo ma anche l’ultima opera eseguita nel 2015, La Sinfonia n.1 op. 3 “Abellana” di cui verrà presto pubblicato il DVD della première.
Demetra Ensemble:
Catello Coppola: flauto in do;
Maria Aiello: flauto in sol e ottavino;
Sergio De Castris: violoncello;
Giuseppe Giulio Di Lorenzo: pianoforte;
Luciano “Varnadi” Ceriello: voce recitante
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