Son Of Dave in concerto ai Riusi di Firenze


Qualcuno dice che vedere Ben dal vivo è come ascoltare Tom Waits cantare le melodie dei Blues Brothers…

Benjamin Darvill, ex-chitarrista dei Crash Test Dummies, nato in Canada, cresciuto a Londra, folgorato sulla strada del funk dal sacro spirito gospel-blues, ha scelto Son of Dave come nome d’arte della sua one man band: canta, suona l’armonica accompagnandosi con il beat box, batte il tempo con piedi e tamburello, si muove fra washboard e mandolino, mette tutto in loop e finisce per dare mille forme nuove ad un suono antico. Il re delle one-man-band.

Domenica 5 giugno approda sul palco dei Riusi (ore 21,30 – ingresso libero), nuovo locale fiorentino di Borgo San Frediano che punta molto sulla buona musica, e in primo piano c’è un album fresco di stampa: s’intitola “Explosive Hits” ed è una bizzarra raccolta di brani che abbraccia un secolo, da Leadbelly ai Daft Punk, da John Lee Hooker a Paloma Faith, dai The Bar-Kays agli AC/DC.

Tutto filtrato attraverso lo stile particolarissimo di Son of Dave. La modalità lo-fi dei suoni sporchi e scarni, le impennate in stile blaxploitation, le decostruzioni ritmiche e un piglio quasi cabarettistico sono i termini con i quali l’artista costruisce un vocabolario assolutamente originale. Con la sua buffa faccia “di provincia”, con la sua invidiabile collezione di cappelli e il rumoroso bagaglio di strumenti e ammennicoli, con grande capacità compositiva e padronanza tecnica, Ben omaggia i generi della tradizione americana cambiandone i connotati.

Son of Dave prende linfa dalle stesse radici dalle quali si nutriva la sua famosa band: l’artigianalità del blues, il folk più autentico, la tradizione del cantautorato americano. Ciò che cambia radicalmente è lo spirito allegro e spensierato con cui interpreta, sconvolgendolo, un retaggio musicale così importante.

Iscriviti alla Newsletter (16373)

[post-marguee]