Dal 17 giugno al 14 luglio la Galleria Varsi presenta “Nox Omnibus Lucet” (in latino, la notte splende per tutti), la prima mostra personale dell’artista Gomez.
L’oscurità sembra dominare e avvolgere le opere di Gomez: volti e corpi nudi, che portano addosso i segni dell’esistenza. I conflitti dei suoi personaggi “lottatori” si manifestano sulle tele offrendosi allo sguardo dello spettatore.
La sua è una pittura simbolica, barocca, fortemente suggestionata da Caravaggio soprattutto per l’uso di luci e ombre e per le tematiche, sempre in bilico fra il bene e il male.
Pur non avendo una formazione accademica, la sua scuola sono i muri di grandi e piccole città del mondo (Roma, Londra, Barcellona, Berlino, Mumbai).
Come luogo di espressione privilegiato, Gomez ha scelto la periferia, luogo che gli dà l’energia creativa per l’azione pittorica. La strada è parte integrante della poetica dell’artista ed è la dimora delle sue creature. “Sono sempre stato affascinato dai ribelli, dagli sconfitti, dalle persone che lottano per conquistare la loro libertà e l’amore, per sopravvivere alle loro debolezze, e che ci provano talmente forte da fallire, alla fine”, afferma in una recente intervista.
Nato a Caracas, Gomez da bambino si trasferisce a Roma, città in cui coltiva la sua vocazione artistica manifestata inizialmente attraverso il linguaggio dei graffiti e culminata, negli ultimi anni, nella pittura figurativa.
Il vissuto dell’artista prende forma negli spazi della Galleria Varsi.
L’artista ci esorta a sperimentare l’assenza di luce come possibilità di conoscenza, ci accompagna nel suo rifugio, il buio incerto e mutevole, invitandoci a perderci al suo interno fino a sparire, per poi rinascere.
Galleria Varsi – Via di San Salvatore in Campo 51, Roma
ORARI: da martedì a sabato dalle ore 12 alle 20, domenica dalle ore 15 alle 20, lunedì chiuso
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