Al Maxxi domani Letizia Battaglia. Primo appuntamento con ‘Talk like a photographer’


Per oltre trent’anni ha fotografato la sua terra, la Sicilia, con immagini in bianco e nero crude e dolorose, denunciando la mafia e gli attacchi alla società civile.

E’ Letizia Battaglia (Palermo 1935), protagonista martedì 5 luglio alle ore 20 (Piazza del MAXXI, spazio YAP) del primo appuntamento con TALK LIKE A PHOTOGRAPHER, il ciclo di incontri con alcuni dei fotografi i cui lavori sono esposti nella mostra EXTARORDINARY VISIONS. L’ITALIA CI GUARDA, al MAXXI fino al prossimo 23 ottobre 2016.

Letizia Battaglia, cui il prossimo autunno il MAXXI dedica una grande mostra che ripercorre tutto il suo straordinario percorso artistico (in collaborazione con ZAC – Cantieri culturali della Zisa di Palermo)
sarà intervistata da Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura, Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI Arte, Paolo Falcone, curatore della mostra a lei dedicata Antholgia, a Palermo.

Il lavoro di Letizia Battaglia si distingue per l’appassionato impegno sociale e politico.

Tra le più audaci e impegnate fotografe italiane, è stata responsabile dei servizi fotografici de «L’Ora» di Palermo, per cui ha realizzato alcuni tra i reportage più coraggiosi e incisivi. Nel corso degli anni ha messo il suo talento e il suo impegno al servizio di cause diverse, dalla questione femminile, ai problemi ambientali, ai diritti dei carcerati.

Un impegno che le è valso molti riconoscimenti, come il premio “W. Eugene Smith” per la fotografia sociale (1985), il Deutschen Gesellschaft für Photographie (2007) o il Cornell Capa Infinity Award di New York (2009), per citarne solo alcuni tra i più prestigiosi. È cofondatrice del centro di documentazione “Giuseppe Impastato”.

Nella mostra Extraordinary Visions, sono esposti 6 scatti che denunciano incuria e scempi, ecologici ed estetici, della costa siciliana, realizzati per il MAXXI in occasione del progetto Atlante Italiano 003

Prossimi appuntamenti:
Martedì 12 luglio: Silvia Camporesi (di recente insignita del Premio BNL Gruppo BNP Paribas al MIA PHOTO FAIR), che con il progetto Atlas Italiae (2015), di cui fanno parte le opere in mostra, racconta un’Italia che sta svanendo: palazzi, carceri, fabbriche e borghi abbandonati diventano luoghi della memoria, percorsi emotivi.
Martedì 19 luglio: Guido Guidi (Cesena, 1941): nei suoi lavori, sembra “ascoltare” il paesaggio: ne deriva un linguaggio poeticamente minimale, che rivela quegli aspetti della realtà – marginali ma ciononostante costitutivi – che sfuggono al nostro sguardo cosciente. Al MAXXI sono esposte le immagini realizzate sulla A4 Torino-Venezia per il progetto Atlante Italiano 003.
Dopo la pausa estiva, TALK LIKE A PHOTOGRAPHER riprenderà il 27 settembre con l’incontro con Alessandro Imbriaco, Fabio Severo e Tommaso Bonaventura, autori del progetto Corpi di Reato che racconta le mafie diffuse e, il 4 ottobre con Giovanni Gastel.

Con la mostra EXTRAORDINARY VISIONS, inaugurata lo scorso 2 giugno, il MAXXI celebra in modo non retorico ai 70 anni della Repubblica Italiana, attraverso 150 scatti di 40 maestri della fotografia (tra cui Luigi Ghirri, Carlo Fontana, Ugo Mulas, Mustafa Sabbagh, Francesco Zizola, ecc), che raccontano bellezze e contraddizioni, degrado e speranze del nostro Paese.

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