Blonde Redhead con quartetto d’archi al Teatro Romano di Fiesole


Un concerto per ritrovare dal vivo, per la prima volta con un quartetto d’archi, “Misery is a Butterfly”, uno dei capitoli fondamentali della storia dell’art-rock/indie-rock degli ultimi 20 anni.

“Misery is a Butterfly” è al centro del tour estivo che domenica 17 luglio porta i Blonde Redhead al Teatro Romano di Fiesole (via Portigiani, 1 Fiesole/Firenze – ore 21,30 – biglietti 25/20 euro – prevendite www.boxol.it e www.ticketone.it – info tel. 055.218647 – www.lndf.it) in Italia per una manciata di live davvero speciale.

Il disco verrà eseguito in tutte le sue tracce e sul palco, insieme al trio newyorkese, ci sarà un quartetto d’archi. Nella seconda parte del concerto la band spazierà attraverso la sua ultraventennale carriera, dagli esorodi all’ultimo e particolarissimo “Barragan”.

Uscito nel 2004, “Misery is a butterfly” del trio newyorkese dal sangue italo-giapponese, rappresenta la quint’essenza del sound di questa che è una tra le band più importanti, influenti e rispettate al mondo.

Nel 2004 in piena esplosione del sound britannico che sposava il dancefloor con il pop-rock una band americana, particolare ed unica, pubblicava quello che può essere ritenuto il suo più importante ed influente disco.

Un piccolo gioiello, di quelli che escono una volta ogni 10/15 anni. “Misery Is A Butterfly” segnò il passaggio della band dalla americana Touch & Go all’inglese 4AD, etichetta che pubblica Pixies, Cocteau Twins, This Mortal Coil, Dead Can Dance, Scott Walker, Bon Iver e tanti altri nomi illustri della scena indipendente ed alternativa.

Sebbene lo status di Kazu Makino e dei gemelli Amedeo e Simone Pace li ponesse già, grazie ad album fondamentali come “Melody Of Certain Damaged Lemons” (2000) e “La Mia Vita Violenta” (1995), tra le band più amate e rispettate del panorama alternativo/indipendente – merito anche del legame con la scena punk/NoWave di Fugazi, Shellac, Unwound, DNA e Sonic Youth – con questo disco il trio raggiunse un pubblico decisamente più ampio, merito anche dei tour in USA e Europa in apertura agli Interpol del 2006/2007, preparando il terreno per il successivo album “23” che fu, soprattutto in USA, un grande successo.

“Misery is a Butterfly”, con la sua copertina, un’immagine evocativa dell’artista/architetto /fotografo Carlo Mollino (1905-1973), è diventato istantaneamente un classico, uno dei pezzi più importanti della storia della musica art-rock/Indie-rock degli ultimi anni conquistando la stampa di tutto il mondo.

Prodotto da Guy Picciotto dei Fugazi, “Misery Is A Butterfly” è un concentrato innanzitutto di splendide canzoni e di emozioni che si rincorrono; melodie dolci, atmosfere rarefatte, distorsioni, originali ricordi sixties, omaggi a Battisti ed immancabili momenti evocativi “Gainsburghiani”. E’ l’essenza del suono Blonde Redhead che tanti emuli ha creato negli anni successivi.

Minimalismo e magia raccolti in 11 brani la cui bellezza ha continuato negli anni a conquistare estimatori finendo per essere uno dei dischi più citati tra diversi artisti di grande importanza a livello mondiale, tra gli altri i canadesi Arcade Fire e i loro concittadini Interpol.

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