E’ illegittimo far pagare agli assistiti le spese per la fecondazione eterologa. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, respingendo l’appello della Regione Lombardia e confermando la decisione del Tar.
“La determinazione regionale di distinguere la fecondazione omologa da quella eterologa, finanziando la prima e ponendo a carico degli assistiti la seconda, non risulta giustificata” e “realizza una disparità di trattamento lesivo del diritto alla salute delle coppie affette da sterilità o da infertilità assolute”, si legge nella sentenza.
La Regione Lombardia rispetterà “la legge”: l’assessore al Welfare, Giulio Gallera lo ha spiegato, dopo che il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimo far pagare le spese per la fecondazione eterologa. “Appena verranno approvati i nuovi Lea nazionali – ha detto – porteremo in giunta una delibera, presumibilmente a settembre, che recepirà anche le indicazioni ormai consolidate dai giudici amministrativi”. Gallera ha spiegato in una nota che “l’intenzione è di redigere una delibera che abbia un preciso riferimento normativo e contestualmente recepisca le indicazioni ormai approdate all’ultimo grado della giustizia amministrativa”. Secondo l’assessore, però, è “curioso che i giudici amministrativi censurino la disparità di trattamento tra le coppie che accedono alla fecondazione omologa e quelle che chiedono l’eterologa solo perché Regione Lombardia ha un sistema sanitario virtuoso e con un bilancio in attivo.
Dunque seguendo il ragionamento dei giudici, questa disparità di trattamento sarebbe ritenuta corretta per tutte quelle Regioni, la maggior parte, che hanno i conti in dissesto”.
Iscriviti alla Newsletter (16374)
[post-marguee]