Music After Music: a settembre al Teatro dell’Arte


Nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale la Triennale di Milano in collaborazione con Ponderosa Music & Art propone al Teatro dell’Arte la rassegna musicale “Music After Music”.

Riprendendo il titolo dell’ Esposizione Internazionale, incentrata quest’anno sulle diverse forme della progettualità, su quello che verrà “dopo”, in un domani tanto immanente quanto indeterminato, “Music After Music” invita a riflettere su una realtà in trasformazione accelerata e allo stesso tempo a lanciarsi nella visione dei molti futuri ancora possibili. Cinque appuntamenti con altrettanti artisti di caratura internazionale, cinque occasioni per scoprire processi creativi in bilico fra tradizione e innovazione, fra strumenti etnici ed elettronici, radici comunitarie e ricerca individuale.

Si comincia con la world music estrema dell’ensemble ucraino DakhaBrakha che ha sbalordito i festival di cinque continenti, per proseguire con gli Snarky Puppy, il collettivo texano-newyorkese amato da Prince e Pat Metheny, che fonde le anime dell’America bianca e nera. Luglio si chiude con i Blonde Redhead e la loro straordinaria versione con quartetto d’archi dell’album culto “Misery is a butterfly”. La rassegna prosegue a settembre con la nuova regina della musica africana Rokia Traoré che presenterà il suo ultimo disco, una delle vette della sua ventennale carriera artistica. Ultimo appuntamento con Terry Riley, padre riconosciuto del minimalismo, e con il suo lavoro più famoso “In C”, opera d’inesauribile avanguardia, eseguita stavolta con strumenti del Mali.

“Music After Music” aspira dunque a condividere le ragioni costitutive dell’arte musicale che, ancor prima delle arti visive, ha accompagnato l’antica nascita del soggetto, e continua a rivelare agli uomini paesaggi interiori non meno veri di quelli reali. La musica registra come un sismografo i sussulti emotivi, le virate culturali, persino le indicazioni economiche di una società che tutto ingloba tranne ciò che la trascende: i sogni, i progetti, i mondi nuovi che solo la musica ci fa intuire e credere possibili. Il concerto sarà suddiviso in due parti: la prima in C Mali, mentre la seconda sarà caratterizzata da uno splendido ospite, suo figlio Gyan Riley – per The Rileys.

4 SETTEMBRE 2016 – ORE 21,00 – ROKIA TRAORÉ
Una presenza scenica di debordante vitalità, una travolgente energia comunicativa che contagia il pubblico nella danza e nel canto, un’elegantissima interprete, compositrice e poli-strumentista sempre attenta ai contenuti sociali delle sue canzoni, Rokia Traoré non finisce mai di stupire. Con il suo nuovo album “Né so” (A casa, in lingua bambara), la regina della musica africana ritorna nel suo Mali d’origine e ci racconta a modo suo la storia del mondo e della condizione umana. Figlia di diplomatici, appartenente all’etnia dei guerrieri Bamana, cresciuta tra Europa, Stati Uniti e Medioriente e allieva di Alì Farka Touré, dopo aver collaborato con il premio Nobel della Letteratura Toni Morrison e recitato nell’Othello di Peter Sellars al Lincoln Center di New York, al Barbican di Londra e al San Carlo di Napoli, dopo aver fatto parte della giuria del Festival del Cinema di Cannes ed essere stata insignita dell’Ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese, Rokia tocca con questo disco uno dei vertici della sua carriera artistica. Prodotto con il contributo di John Parish e le collaborazioni di Damon Albarn, John Paul Jones e Devendra Banhart, “Né so” parla di sofferenza, di sradicamento, ma anche di gioia, speranza e coraggio, parla cioè di un progetto di mondo ben al di là di essere ridotto alle logiche del potere.

11 SETTEMBRE 2016 – ORE 21,00 – TERRY RILEY
Terry Rileys’s In C Mali – The Rileys (Terry + Gyan Riley)
TERRY RILEY – IN C MALI

Capostipite e padre riconosciuto del minimalismo, Terry Riley ha saputo attraversare sei decenni di musica d’avanguardia restando sempre nello stesso posto. Ha inventato procedimenti e strutture talmente flessibili che, al pari dei suoi amati raga indiani, hanno resistito nel tempo e influenzato una gamma vastissima di musiche apparentemente lontane e inconciliabili, dal jazz modale di Miles Davis e John Coltrane, al Canterbury sound dei Soft Machine, alla psichedelia dei Pink Floyd, agli inesauribili moduli di Philip Glass e Steve Reich. Le composizioni di Riley sono estatiche, ipnotiche, meditative; eppure sono immediatamente riconoscibili per un certo sapore pop, gradevolmente speziato di immediatezza. Prova ne sia la sua opera più famosa, “In C”, ovvero “In Do”, composta nel 1964 e arrivata intatta ai giorni nostri con la sua indelebile carica di dolcezza eversiva. Nel concerto di Milano, “In C” acquisterà una nuova vita timbrica dato che l’autore ormai ultra ottantenne ne ha pensata un’altra delle sue: eseguirla con un ensemble africano e strumenti tradizionali del Mali. Un’occasione d’oro per ammirare questo maestro del suono, dell’arte naturale, della strenua arrendevolezza.
THE RILEYS (TERRY + GYAN RILEY)

Nel 2015 Terry Riley ha compiuto 80 anni. Questo progetto rappresenta un programma completamente dedicato alla sua carriera, diciamo, una sorta di celebrazione: strutture complesse, spesso improvvisate contenenti elementi di minimalismo, jazz, ragtime, e raga indiano del Nord, tutte combinazioni musicali che hanno caratterizzato la musica di Riley in tutta la sua strepitosa carriera.

“Niente di tutto quello che ho fatto in questa vita mi ha dato più soddisfazione di improvvisare su queste canzoni con Gyan. La sua presenza, brillante e virtuosa, mi sorprende ogni volta, e mi dona grande energia.Non avrei potuto sognare una migliore unione della mente e dello spirito in questa collaborazione” – Terry Riley

Informazioni
Tutti i concerti si svolgono al Teatro dell’Arte – Triennale di Milano
Viale Alemagna,6

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