Serata evento a Villa Strozzi a Firenze con tre storiche band del prog/folk/blues italiano


Hanno cominciato a Firenze per poi imporsi in ogni dove, lontani da ogni mainstream, fedeli a quel sound che ammantava le scene off degli anni 60/70. Soprattutto, non hanno mai appeso gli strumenti al chiodo.

I Whisky Trail con le loro eteree atmosfere ispirate alla tradizione irlandese, gli Spettri nel segno del prog-rock, i Mr. Blues fedeli come non mai alla musica del diavolo.

Hanno condiviso molte volte lo stesso palco. E lo faranno ancora, sabato 10 settembre alla Limonaia di Villa Strozzi a Firenze, nell’ambito di una serata evento facilmente ascrivibile al capitolo “oldies but goldies” ma che i nostri hanno voluto titolare “Never Ending Trip”.

Viaggio senza fine ma con mete ben chiare. Eh sì, perché questi inesauribili sessantenni continuano a suonare, produrre, immaginare. Come dire, uno sguardo al passato e piedi ben piantati nel presente.

“Never Ending Trip” sarà una finestra spalancata su un periodo di grandi fermenti culturali/musicali, impreziosita dalla presenza di tre scrittori, affini al sound e ai temi trattati dalle tre band, per altrettanti, brevi, reading, in apertura dei live: Matthew Licht con i Mr Blues, Riccardo Michelucci con i Whisky Trail e Leonardo Gori con gli Spettri.

Dunque, il blues e l’Irish – le radici della musica occidentale – e il nuovo approccio operistico al mondo del rock, il progressive. Generi che Whisky Trail, Spettri – a cui la rivista Prog Italia dedica nell’ultimo numero un’ampia intervista – e Mr. Blues filtrano, da sempre, con grande originalità.

MR BLUES – E’ il gruppo nato dagli storici Millo, Franco e Gerry, tra i primi a far apprezzare al pubblico italiano le sonorità del blues. In attività dal 1975, fu anche uno dei primi esempi di autogestione musicale: massima libertà artistica, niente agenzie, manifesti stampati e distribuiti in proprio… Negli ’80 l’avvento della disco music relegò la formazione ai margini del circuito sonoro. Ogni elementoprese direzioni diverse, senza mai dimenticare le proprie radici. Quindi la reunion, e una seconda vita che promette ancora emozioni. Formazione: Santino Scarpa voce e armonica; Emilio Castro chitarra e slide guitar; Stefano Londi batteria; Franco Amuro basso; Piero Biagi hammond e tastiere.

WHISKY TRAIL – “40 years working and digging in a great music and a culture so long loved, we want to celebrate!”. Così cantano Whisky Trail nel recente disco con cui festeggiano i primi 40 anni di carriera. Quarant’anni di concerti e di suoni che da sempre hanno avuto come riferimento l’Irlanda. Quarant’anni di musica che hanno contribuito a far conoscere quel particolare genere musicale ormai diffuso e amato in tutto il mondo. La loro è una storia nata fra Firenze e le colline di Scandicci, dove, ancora oggi, risiede Giulia Lorimer. È nella sua casa che durante gli anni hanno visto la luce i tanti progetti musicali dei Whisky Trail. Progetti che hanno preso poi le strade dei dischi e dei palchi d’Italia e d’Europa. Formazione: Giulia Lorimer voce e violino; Vieri Bugli violino; Luca Busatti chitarra; Stefano Corsi arpa celtica, armonica, harmonium e voce; Massimo Giuntini uilleann pipes e whistles.

SPETTRI – E’ il gruppo fondato dai fratelli Ugo e Raffaele Ponticiello in piena epoca Beat e approdato nei primi anni ’70 al rock progressivo con l’innesto di Stefano Melani, Vincenzo Ponticiello, Mauro Sarti (ex Campo di Marte). Una line-up che abbiamo amato anche nei panni di Dennis & The Jets, epigoni di un rock’n’roll dichiaratamente 50/60. A farle ritrovare la via dell’heavy prog è stato il caso (o chissà cos’altro). Nel 2011, rovistando nei cassetti della vecchia sala prove, venne ritrovata una registrazione datata 1972. L’etichetta Black Widow di Genova decise di farne un disco. Il riscontro internazionale fu notevole tanto da portarli a registrare il secondo album nel 2015 accolto con medesimo successo. Formazione: Raffaele Ponticiello chitarra; Ugo Ponticiello voce; Vincenzo Ponticiello basso; Stefano Melani hammond e tastiere; Mauro Sarti batteria e flauto; Matteo Biancalani sax.

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